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Estrema sinistra padrona
Askatasuna senza vergogna, consiglieri costretti a calpestare “Meloni-pagliaccio”. FdI: va sgomberato
Sopralluogo organizzato dal Comune di Torino al centro sociale palestra di violenze anarchiche. Ad accogliere la commissione un tappeto di immagini di politici con la faccia da clown. L'ira del centrodestra
Un trappolone di pessimo gusto. Un’imboscata con la regia del comune di Torino guidato dal dem Stefano Losurdo. Teatro dell’episodio il centro sociale Askatasuna, tra i più violenti della città, che da decenni gode di impunità e occupa abusivamente uno stabile dal quale partono le scorribande di autonomi e antagonisti. Oggi il comune di Torino ha organizzato un sopralluogo con i consiglieri nel cuore anarchico delle proteste. Fin qui nulla di strano, anzi la visita istituzionale era in programma da tempo. Se non fosse per quello che i malcapitati hanno dovuto vedere e subire.
Askatasuna, consiglieri costretti a calpestare i volti di politici con il naso da clown
Al loro arrivo al civico 47 di corso Regina Margherita sono stati accolti da facce di pagliacci in cartone, un tendone a strisce rosse e gialle, musica circense e, quel che è peggio, un tappeto da calpestare di facce di esponenti del centrodestra con il naso da clown, tra cui quella della premier Giorgia Meloni e del vicepremier Antonio Tajani. Il sopralluogo si è trasformato in una umiliazione politica, visto che i consiglieri sono stati costretti a camminare sopra il tappeto di foto sapientemente collocate dai padroni di casa, attivisti di ultrasinistra, sul pavimento.
Il centrodestra insorge: ora basta con la sanatoria del centro sociale
Immediata la protesta del centrodestra contro il sindaco Lo Russo, di provata fede progressista. Augusta Montaruli, vicepresidente di FdI alla Camera, parla di “pagliacciata”. “Consiglieri costretti a camminare sul volto dei politici, tra cui quello di Giorgia Meloni, a cui però è stato impedito di fare ingresso nello stabile, essendo costretti a vedere l’interno dei locali con una video-chiamata. Spintonati da occupanti senza scrupoli che non fanno mai dimenticare la loro indole. Siamo al colmo della farsa. La sanatoria del centro sociale – incalza Montaruli – deve interrompersi ora. In ogni caso è evidente che l’occupazione è viva e quindi vìola la delibera. Si intervenga con il sequestro dello stabile e il suo sgombero”.
Montaruli: basta teatrini, si sgomberi subito
Basta teatrini come quelli che la città ha dovuto subire anche oggi in maniera indecente e vergognosa. Con il gesto odierno la sinistra che governa la città si è macchiata di inaccettabile complicità anti-istituzionale, facendo l’ennesimo vergognoso inchino verso Askatasuna, il centro sociale più pericoloso”. Non meno dura la reazione di Forza Italia. “Anche di fronte a questa provocazione il Comune di Torino continuerà il dialogo con Askatasuna e non disporrà lo sgombero?”. Se lo chiedono il senatore Roberto Rosso e Marco Fontana. “Abbiamo avuto consiglieri comunali sequestrati durante tutta la durata del sopralluogo perché non potevano più uscire dal cortile. Il sindaco di Torino continuerà a dichiarare, come fatto durante una intervista, che difendere Askatasuna è difendere la libertà e democrazia? E infine costringere dei cittadini a calpestare le facce di rappresentanti delle istituzioni repubblicane non configura il vilipendio alle istituzioni? Lo Russo e la sua maggioranza devono chiarire una volta ai torinesi per tutte da che parte stanno. Dalla parte delle istituzioni o da quella dei delinquenti?”, hanno concluso i due azzurri.
Lega: sindaco senza vergogna, nuova marchetta alla sinistra estrema
“Sembra incredibile ma è tutto vero”, dichiarano Fabrizio Ricca, capogruppo della Lega in Consiglio comunale, ed Elena Maccanti, consigliere e parlamentare. “A Torino Lo Russo organizza un sopralluogo ad Askatasuna dove lascia entrare i tecnici per fare le riprese. E lascia i consiglieri comunali fuori a guardare dal monitor. Una pagliacciata che soltanto il Pd poteva farsi venire in mente. Non credevamo che il sindaco arrivasse a tanto, ma è evidente che la tentazione di fare l’ennesima marchetta alla sinistra estrema è stata più forte del buon senso”. “Oggi – concludono gli esponenti leghisti – prendiamo atto che per chi governa a Torino è normale permettere a soggetti non incensurati di occupare uno stabile che andrebbe restituito alla città. Mentre è strano che chi lavora per i cittadini possa andare a vedere coi propri occhi lo stato delle cose”.