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L’Inps sblocca gli accrediti
Assegno unico per i figli a carico: scatta il pagamento a sostegno di milioni di famiglie
Cosa cambia quest'anno?
Febbraio porta con sé un nuovo accredito per milioni di famiglie italiane: l’assegno unico e universale per i figli a carico. Nonostante l’Inps non abbia ancora diffuso un calendario ufficiale, l’attesa volge al termine. La data chiave sembra essere proprio oggi, 17 febbraio, giorno in cui iniziano le erogazioni per chi non ha subito variazioni rispetto alla mensilità precedente. E sebbene manchi l’ufficialità, le tempistiche degli anni scorsi suggeriscono che l’erogazione avverrà comunque nel corso della settimana.
Le tempistiche: chi riceverà prima l’assegno unico?
La prassi è ormai consolidata: chi non ha subito modifiche riceverà il pagamento in prima battuta. Per chi invece ha presentato una nuova domanda a gennaio o si trova in una situazione di conguaglio – sia a credito che a debito – l’attesa potrebbe protrarsi fino alla fine del mese.
Ma il mese di febbraio porta con sé una novità importante: l’erogazione avverrà con gli importi rivalutati per il 2025. L’Inps, nei primi giorni dell’anno, ha pubblicato la nuova tabella con le soglie Isee aggiornate, stabilendo una rivalutazione dello 0,8% rispetto all’anno precedente.
Importi aggiornati: cosa cambia con la rivalutazione?
Le nuove cifre dipendono dal valore dell’Isee. L’importo minimo dell’assegno, per chi non ha presentato la Dichiarazione sostitutiva unica o supera la soglia dei 45.939,56 euro, parte ora da 57,50 euro. Per chi invece rientra nella fascia di reddito più bassa (Isee fino a 17.227,33 euro), l’importo massimo raggiunge i 201 euro. Una piccola variazione, che però garantisce un adeguamento alla crescita economica.
Per chi ha già aggiornato la Dsu, l’Inps erogherà da subito le somme rivalutate. Tuttavia, nel caso in cui il calcolo non sia ancora stato completato, gli arretrati di gennaio (ed eventualmente febbraio) verranno saldati con il pagamento di marzo.
Attenzione alla scadenza del 28 febbraio
C’è un altro appuntamento cruciale da segnare sul calendario: il 28 febbraio rappresenta la scadenza per la presentazione dell’Isee aggiornato. In assenza di tale aggiornamento, dal 1^ marzo l’Inps erogherà l’assegno con l’importo minimo. Tuttavia, la normativa prevede una finestra temporale di recupero: chi provvederà all’adempimento entro il 30 giugno potrà ricevere tutti gli arretrati spettanti.