La sinistra nel caos
Avanti, c’è posto: Schlein imbarca anche Casarini nel Pd per attaccare Meloni. “C’è il regime!”
Luca Casarini, il paladino delle Ong, il grande regista della sinistra “marinaia” che lotta per lo sbarco senza limiti dei migranti sulle nostre coste, dopo il feeling col Papa adesso è improvvisamente “in love” anche con Elly Schlein. Nel nome degli “oo7” che spierebbero – per conto del governo, del regime, della Meloni – il povero Casarini e alcuni altri paladini di non si sa bene cosa.
Sta di fatto che finora nella vicenda sullo spyware israeliano, “Paragon”, non c’è uno straccio di connessione con la politica, se non un generico sospetto su generici ambienti dei “servizi”, ma anche delle procure, che si sarebbero resi protagonisti di queste presunte spiate nei cellulari. Si vedrà, ma intanto la politica fagocita nuovi eroi e il Pd imbarca anche Casarini, a Strasburgo, con una conferenza stampa nella quale si staglia la figura della Schlein, che prova a cavalvare il caso “Paragon” per fare il solletico alla Meloni.
Schlein in soccorso di Casarini: il Pd pronto a candidarlo?
Ieri s’è letto che “il Pd sulla vicenda Paragon intende andare avanti, per chiedere piena luce e trasparenza su quello che è accaduto, sarebbe gravissimo se fosse confermato che soltanto un’entità statale potesse avere in uso questo software, che è stato utilizzato sui telefoni di attivisti e di direttori di giornali, Giorgia Meloni non può continuare a nascondersi e fuggire, bisogna che il governo chiarisca su questa vicenda, che cosa è accaduto”, ha tuonato la segretaria Schlein, collegandosi con una conferenza stampa a Strasburgo organizzata da Sandro Ruotolo del Pd con l’attivista della Ong Mediterranea Saving Humans Luca Casarini e il direttore di Fanpage.it Francesco Cancellato, “spiati” – insieme ad altre decine di persone in tutta Europa – tramite uno spyware di produzione israeliana, Paragon. La parola d’ordine è: regime, col punto esclamativo.
Gli esponenti dell’opposizione, Pd in testa, ieri hanno chiesto alla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola di istituire una Commissione d’Inchiesta. Il direttore di Fanpage, Francesco Cancellato e il fondatore di Mediterranea Luca Casarini hanno chiesto che della vicenda se ne occupi l’Europa, a difesa “della libertà e della democrazia”. Per Casarini, “quando si spia chi da fastidio è il regime che lo fa”. “Accuse strampalate”, ha replicato Nicola Procaccini, presidente dell’eurogruppo di FdI – che si fatica a commentare. E’ il disperato tentativo di attaccare il governo Meloni da parte di chi ha un pregiudizio sull’attuale governo ma la verità è che nessuno conosce con esattezza ciò di cui stiamo parlando”.
Intanto, però, tutti a bordo: c’è posto, nel Pd, anche per Casarini. E non è il famoso arbitro, purtroppo, c’è una i di troppo.