![Il ragazzino, arrestato per terrorismo apparteneva al gruppo satanista e neonazista suprematista “764”, dal codice postale parziale della cittadina natale del suo fondatore in Texas Il ragazzino, arrestato per terrorismo apparteneva al gruppo satanista e neonazista suprematista “764”, dal codice postale parziale della cittadina natale del suo fondatore in Texas](https://www.secoloditalia.it/files/2025/02/bolzano_anpi-860x358.jpg)
Delirio dell'Anpi
Baby satanista di Bolzano arrestato, folli accuse dei partigiani al governo di destra: “Fomenta l’odio”
Satanista, terrorista, neonazista, psicolabile, in sintesi. Ma la colpa delle malefatte annunciate (e neanche commesse ancora) del bolzanino quindicenne arrestato ieri in Alto Adige sarebbero del governo Meloni e della destra italiana. Incredibile ma vero, l’Anpi strumentalizza perfino una banale, quanto allarmante, vicenda di cronaca, per attaccare l’internazionale “fascista” al governo facendo un richiamo alla Costituzione italiana, con una nota a dir poco delirante.
Il ragazzino, arrestato per terrorismo apparteneva al gruppo satanista e neonazista suprematista “764”, dal codice postale parziale della cittadina natale del suo fondatore in Texas, come anticipato dal Corriere della Sera. Il ragazzo era in contatto con il gruppo attraverso vari canali Telegram da circa un anno. Per dimostrare la sua fedeltà al gruppo si era filmato, mentre apportava delle scritte e simboli della setta sui muri di alcuni impianti sportivi. In uno di questi impianti avrebbe poi dovuto avvenire un omicidio di una persona fragile, si suppone un senzatetto. L’omicidio sarebbe dovuto essere documentato e il filmato sarebbe dovuto finire sul dark web. L’azione terroristica sarebbe dovuta scattare nella cosiddetta “settimana del terrore” che era stata pianificata dal gruppo. La mente che ha portato alla nascita del gruppo 764 nel 2020 è quella di Bradley Cadenhead, all’epoca quindicenne (nella foto in alto), residente in Texas, arrestato nel 2021. Cadenhead è stato condannato a 80 anni di carcere per aver girato un video in cui alcuni bambini venivano picchiati e abusati sessualmente. Da una prima analisi del smartphone del quindicenne arrestato in Alto Adige emerge materiale analogo.
Bolzano, il delirio dei partigiani dell’Anpi
“L’arresto di un giovane quindicenne appartenente alla galassia della destra eversiva neonazista, per una serie di gravi reati connessi, tra l’altro, con terrorismo e progettazione di omicidi “esemplari”, è un fatto grave che, come ha ricordato il Questore di Bolzano, non va sottovalutato e che rappresenta solo una piccola parte di un grande iceberg”, così l’Anpi dell’Alto Adige. “Ciò che è accaduto – si legge in una nota – ricorda, in parte, sinistramente, sia per i suoi inquietanti obiettivi, sia per le inquietanti modalità, l’azione del serial killer neonazisti che insanguinarono sotto la sigla “Ludwig”, il nord Italia negli anni ’70 e ’80 del secolo scorso. La differenza importante è che le reti nazionali e internazionali che reclutano i giovanissimi possono usufruire di mezzi rilevanti e i loro obiettivi sono finalizzati esplicitamente ad alimentare odio, paura e tensioni sociali per condizionare la società in direzione di obiettivi dichiaratamente xenofobi e razzisti”. “Le risposte delle istituzioni, della politica, della stessa società civile sono troppo deboli – scrive l’Anpi – troppa l’indifferenza e la subalternità, mentre crescono in tutto il mondo forze politiche e, addirittura, governi che, pur condannando formalmente la violenza, attuano politiche concrete oggettivamente conniventi con l’estrema destra. ‘Re Migrazione’, deportazione, sostituzione etnica, riscrittura ideologica e uso politico della storia, razzismo, xenofobia, odio e discriminazioni di genere, criminalizzazione della solidarietà, sono gli slogan di un’offensiva ideologica generalizzata che mira a mettere in discussione i capisaldi dello Stato di Diritto e della stessa convivenza civile. Il richiamo ai doveri che la Costituzione impone alle istituzioni, alla politica, alle cittadine e ai cittadini, non può rimanere confinato nelle pur necessarie cerimonie ufficiali, ma deve diventare un impegno quotidiano…”. Ogni riferimento al governo Meloni non è puramente casuale.