
Nuovo duello
Balle spaziali, Urso querela “Report”: “Informazioni false sul sistema satellitare italiano. Nessun favore a Musk”
Intervista “manipolata con tagli selettivi”. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha dato mandato di procedere per le vie legali nei confronti del conduttore della trasmissione Report e dell’autore del servizio sulle politiche spaziali. Servizio andato in onda domenica 16 febbraio “in cui sono contenute una serie di informazioni false e volutamente distorte”: lo fa sapere il Mimit. “Si sostiene, in maniera totalmente infondata, che la legge nazionale sullo spazio contenga una disposizione ‘fatta apposta per far ottenere a Elon Musk un appalto per il cloud satellitare per gestire i dati più sensibili del governo”- si legge nella nota del Mimit -. “Questa ricostruzione, priva di qualsiasi fondamento concreto, è stata già smentita dal ministro stesso durante l’intervista rilasciata a Report. Un’intervista che, tuttavia, è stata manipolata con tagli selettivi, alterando il senso delle dichiarazioni”.
Urso querela “Report”
Nel corso del dialogo con il giornalista – che il Mimit segnala essere stato tagliato nel servizio finale – il ministro Urso “ha chiaramente dichiarato che l’Italia sta lavorando alla creazione di un sistema satellitare nazionale in orbita bassa; sviluppato in autonomia e con il coinvolgimento di attori nazionali: proprio per garantire una valida alternativa ad altri modelli attualmente sul mercato globale. Affermazione che va in netto contrasto con la tesi di Report. A fronte di queste gravi distorsioni e falsità, il ministro Urso ha deciso di procedere con la querela: “a meno che la trasmissione non provveda a una rettifica completa e immediata. Non sarebbe la prima volta che Report è costretto a correggere e scusarsi pubblicamente, ammettendo di aver diffuso notizie poi rivelatesi clamorosamente infondate, dopo che il ministro ha avviato azioni legali a tutela della propria reputazione:come nella trasmissione andata in onda il 16 giugno 2024″.
La nota del Mimit contro Report
Non è la prima volta che “Report” attacca il titolare del Mimit e che venga sonormente smentito. Venendo al merito delle accuse rivolte da “Report”, il Mimit ricorda che l’Italia sta studiando lo sviluppo di un sistema satellitare nazionale in orbita bassa. Il tutto eragià indicato nel comunicato stampa del 26 dicembre scorso del Comitato Interministeriale per le Politiche relative allo Spazio e alla Ricerca Aerospaziale (Comint). Lo stesso ministro, che aveva presieduto il Comitato, aveva poi anticipat in un’intervista al Corriere della Sera (16 dicembre 2024) che l’Italia stava lavorando alla “creazione di una costellazione satellitare in orbita bassa al 100% italiana: un progetto che potrebbe portare a una svolta nel sistema delle comunicazioni”.
“Rettifica, altrimenti quereliamo”
Impostazione confermata dal presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Teodoro Valente, in un’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore il 9 gennaio 2025 (“l’Agenzia spaziale italiana ha avuto mandato di studiare il progetto per una costellazione satellitare nazionale in orbita bassa”). Ancora: Valente aveva in seguito precisato in un’intervista ad Affari & Finanza del 20 gennaio 2025, “che l’Agenzia è al lavoro per uno “studio preliminare, i cui esiti saranno resi disponibili certamente entro l’estate”. Per il Mimit, anche sul programma europeo Iris, “Report dimostra una totale mancanza di conoscenza; o una deliberata volontà di ignorare le posizioni ufficiali del ministro Urso per costruire una narrazione distorta e fuorviante”. Durante gli incontri bilaterali a Parigi, Urso aveva affrontato il rilancio del settore spaziale e del programma europeo spiegando: “Quando Iris sarà pienamente operativo, l’Europa avrà circa 290 satelliti in orbita bassa; mentre gli Stati Uniti ne avranno già oltre 40.000”.
L’intervista “tagliata” ad Urso
Posizione ribadita nella riunione bilaterale dello scorso 29 gennaio a Bruxelles con il Commissario Europeo con delega allo Spazio, Andrius Kubilius: qui il ministro Urso ha esortato le istituzioni europee a rafforzare la competitività dell’industria spaziale europea di fronte alla concorrenza di attori globali come Stati Uniti e Cina. Infine, con riferimento alle dichiarazioni del professor Sergio Marchisio,”si precisa che questi ha partecipato a un tavolo di studio nelle fasi iniziali finalizzate alla selezione dei temi e all’approfondimento delle problematiche; così come altri esperti, svolgendo dunque un ruolo meramente consulenziale e non già di scrittura delle norme”.
Ranucci la butta in caciara
Interviene il conduttore a breve giro di posta con una replica stizzita, senza entrare nel merito dei rilievi: “Proprio non ce la fanno i ministri di questo governo a rispettare la libertà dei giornalisti e a non fare querele temerarie, ridicole ed intimidatorie; che hanno come unico scopo quello di cercare di zittire la stampa indipendente. Adolfo Urso in questo è un recordman, anche oggi annuncia una nuova querela contro Report e contro Sigfrido Ranucci: l’ennesimo segnale di un governo che non tollera chi indaga e racconta i fatti scomodi”. Ma “fatti scomodi” non fa rima con inesattezze e tagli.