
La tragedia di Acerra
Bimba sbranata dal pitbull: tanti misteri. Il padre in casa, gli insulti della madre, un cucciolo ucciso un anno fa…
Era da sola in casa con il padre ad Acerra, la piccola che è stata ritrovata con ferite alla testa, al volto e agli arti e che è morta presso la clinica Villa dei Fiori nella tarda serata di ieri. I particolari, nel corso delle ore, stranno emergendo ma sono ancora tanti i punti oscuri da chiarie: Giulia L., è morta sbranata da un pitbull nella sua abitazione ma non si sa bene come mai il padre, V. L., si sia accorto della tragedia solo ad aggressione finita: l’uomo, che inizialmente avrebbe parlato alla polizia di un “cane randagio”, ha riferito alla polizia di aver trovato la piccola nel suo letto in una pozza di sangue dopo essere stata sbranata dal cane che la famiglia aveva da circa un anno. Nessuna testimonianza di pianti o urla della bambina, ma solo di quelle del padre. Si indaga sul padre, arrivato in ospedale in stato confusionale: è stato sottoposto a esami. La giovane ventitreenne, con cui convive da circa un anno, ha dapprima inveito contro di lui e poi lo ha assalito malmenandolo.
L’aggressione della bimba nella notte, il Pitbull fermato troppo tardi
Poco prima della mezzanotte, è stato il padre a tentare la corsa disperata in ospedale. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato di Acerra che hanno avviato le indagini. A coordinare l’inchiesta è la Procura di Nola, poiché i fatti si sono verificati all’interno di un appartamento proprio ad Acerra: sulla facciata della porta di ingresso dell’abitazione, che dà sul pianerottolo, c’è attaccato con lo scotch un foglio bianco con su scritto: «Locale sottoposto a sequestro penale».
Nel frattempo, sono già stati ascoltati entrambi i genitori della bimba di 9 mesi azzannata e uccisa in casa dal Pitbull di famiglia. Quando si sono verificati i fatti, la mamma era al lavoro in un locale della zona. Il papà, invece, ha raccontato di essersi addormentato accanto alla bimba e di non essersi accordo di nulla. Su disposizione della Procura di Nola, la salma resta a disposizione per l’autopsia, mentre è stato disposto il sequestro dell’appartamento in attesa dei rilievi. Accertamenti riguarderanno anche il Pitbull, al momento rinchiuso in gabbia in un canile. Pare che la famiglia ospitasse in casa anche un altro cane, ma non si sa se fosse anch’esso un Pitbull. Di sicuro, il cane-assassino, secondo le testimonianze dei vicini, aveva già ammazzato un cagnolino al guinzaglio di un dog sitter, nella zona, con un unico e violentissimo morso.
La testimonianza dei vicini
Il dolore della comunità di Acerra
A nome di tutta la comunità di Acerra rivolgo una preghiera per l’anima della piccola Giulia, tragicamente volata in cielo troppo presto”. Così il sindaco di Acerra (Napoli), Tito d’Errico, dopo aver appreso della morte della piccola Giulia, la bimba di nove mesi sbranata nella notte dal cane di famiglia, un pitt bull tenuto in casa dai genitori. La bimba è stata portata in ospedale dal padre, che, dai primi accertamenti, pare dormisse al momento dell’aggressione.