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Via libera al provvedimento

Caro bollette: 3 miliardi a famiglie e imprese. Meloni: “Scelte coraggiose, manteniamo l’impegno con gli italiani”

Via libera dal Cdm al provvedimento. Prevista l'estensione della platea del bonus sociale bollette, con un meccanismo che assicuri il sostegno soprattutto ai più vulnerabili. Gli aiuti da 3 miliardi di euro coinvolgeranno 8 milioni di famiglie. Le misure per le aziende. Il video-messaggio della premier

Politica - di Gabriele Alberti - 28 Febbraio 2025 alle 18:21

L’esecutivo l’aveva promesso e ha mantenuto l’impegno con le famiglie per fronteggiare gli aumenti energetici. E’ la stessa premier Giorgia Meloni ad illustrare il provvedimento approvato in Consiglio dei ministri dai suoi canali social. “Oggi il governo ha stanziato 3 miliardi di euro per fronteggiare il caro bollette. Parliamo di circa 1 miliardo 600 milioni di euro per le famiglie e di 1 miliardo 400 milioni per le imprese. Con questo intervento, le famiglie con un reddito Isee fino a 25mila euro – quindi la stragrande maggioranza- potranno contare nel prossimo trimestre su un sostegno di circa 200 euro se ne faranno richiesta”. Dopo tanto sbraitare da parte della sinistra, il governo ha trovato la quadra:  “Scelte coraggiose per famiglie e imprese”

Il premier specifica che si tratta di “un contributo che salirà a ad oltre 500 euro per chi ha già i requisiti per il bonus sociale: quindi i nuclei con un Isee fino a 9.530 euro. Inoltre – aggiunge-  abbiamo prorogato di due anni l’obbligo per i vulnerabili di passare al mercato libero”. Con decreto bollette “andiamo incontro anche alle imprese. In particolar, tagliamo gli oneri di sistema per le piccole e medie imprese, assicuriamo così una riduzione delle prossime bollette che si aggira intorno al 20%”. Si tratta di “scelte coraggiose e strutturali. Manteniamo l’impegno con gli italiani”.

“Avremo finalmente bollette chiare”

Spiega ancora Meloni nel video-messaggio che con il dl varato dal governo “avremo finalmente delle bollette chiare grazie all’obbligo di trasparenza che imponiamo ai gestori. Oltre a un certo prezzo dell’energia, lo Stato ha deciso che rinuncerà all’Iva e destinerà l’eccesso di Iva alla riduzione delle bollette. Abbiamo inoltre costruito un meccanismo che ci consentirà di utilizzare in base all’andamento futuro dei prezzi dell’energia anche ulteriori 3 miliardi 500 milioni di euro del Fondo Sociale per il Clima”.

Al termine del  Consiglio dei ministri il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti ha specificato ulteriormente: Le misure contenute nel decreto legge bollette sono “ripartite tra 1,6 miliardi per le famiglie e 1,4 miliardi sul sistema imprese”, ha sottolineato il ministro. Il quale,  confermando il bonus da 200 euro a famiglia, ha spiegato che il provvedimento ”si compone di due parti: una contingente, sulla situazione di eccezionale tensione dei prezzi dell’energia e quindi sulle bollette, e una di interventi strutturali, più di sistema”. 

I risparmi

I risparmi sarebbero tangibili: 300 euro l’anno per famiglia per quanto riguarda le tariffe sulla luce, 200 sul gas. Il provvedimento arriva il giorno dopo l’incontro della maggioranza del centrodestra in cui erano presenti i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, il sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano; il sottosegretario per l’Attuazione del programma Giovanbattista Fazzolari, il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. E, in collegamento, il titolare del Pnrr Tommaso Foti e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Gli aiuti previsti nel decreto andranno ad almeno 8 milioni di famiglie. 

E’  previsto anche un meccanismo a scaglioni in base al quale le fasce Isee più basse ricevano un aiuto più consistente: chi ha fino a 9.530 euro di Isee dovrebbe ricevere il bonus attuale e il nuovo; mentre da 9.530 a 25mila euro (7 milioni di beneficiari) “solamente” il nuovo contributo. Per quanto riguarda le aziende, le risorse di 1,4 miliardi di euro andranno ad aiutare per metà le energivore e per metà le piccole medie imprese. I contributi diretti dovrebbero aggirarsi, dunque, attorno ai 600 euro per le realtà con consumi elevati e 700 euro per le Piccole e medie imprese. La scelta di limitare gli aiuti a tre mesi sarebbe suggerita anche dalle simulazioni che prevedono, anche sulla spinta di una possibile pace in Ucraina, un calo del prezzo del gas in estate. Previste anche – come del resto indicato nel titolo del decreto – alcune misure di riduzione dell’onere fiscale e per la trasparenza delle offerte al dettaglio. Oltre al bonus sociale resta il “Servizio a tutele graduali”, lo strumento predisposto da Arera per “accompagnare” gli utenti vulnerabili nel passaggio dal mercato tutelato a quello libero dell’energia elettrica: sono oltre 11 milioni tra over 75 anni, disabili, percettori del bonus e altre categorie svantaggiate previste.

Renzi e Bonelli i peggiori: “Meloni scappa…”

Di fronte a tutto questo impegno che non è solo emergenziale ma strutturale, l’opposizione dà i numeri, impazzisce. Il solito Angelo Bonelli si fa notare per un nuovo intervento lunare: “Oggi Giorgia Meloni, per sfuggire alle domande sulle sue bugie, invece di partecipare a una conferenza stampa – come avviene in qualsiasi paese democratico, ha inviato un video, proprio come si fa in Corea del Nord. Mentre Pichetto Fratin e Giorgetti illustravano i decreti in conferenza stampa, arrivava il video di Meloni che si trovava a Palazzo Chigi. Allucinante”. Allucinanti sono le sue parole: i ministri hanno lavorato per tutta la settimana ad affinare il dl e trovare le coperture: chi doveva illustrarlo secondo le assurde idee del deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde?

Un altro che non sa più come farsi notare, Matteo Renzi, non è un granché quando replica: “Tre miliardi di euro messi con tre mesi di ritardo. Speriamo che siano sufficienti. Nel frattempo la Meloni scappa anche dalle conferenze stampa, non solo dal Parlamento. Ormai parla solo attraverso video registrati, è diventata allergica alle domande. Doveva essere una lady di ferro, è sempre più “l’omino di burro” di Pinocchio”, scrive Matteo Renzi sui social. Ecco, come un Bonelli qualunque. Non fa ridere. E poi, con Pinocchio, meglio andarci piano.

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di Gabriele Alberti - 28 Febbraio 2025