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L'inchiesta
Caso Lo Voi, aperta un’indagine sull’esposto del Dis per rivelazione di segreto: le accuse
Il caso della pubblicazione di informative di intelligence su Gaetano Caputi, capo di Gabinetto del premier
E’ ufficiale. La Procura di Perugia ha iscritto a fascicolo l’esposto presentato dal Dis (Dipartimento delle informazioni per la Sicurezza) sulla vicenda relativa alla fuga di notizie sul caso di Gaetano Caputi: il capo di gabinetto della premier Giorgia Meloni. Come riporta l’Ansa nell’esposto è stata segnalata l’ipotesi di violazione dell’articolo 42 comma 8 della legge 124 del 2007: in quanto la procura di Roma in qualità di destinataria delle informative riservate, avrebbe dovuto adottare le necessarie cautele per evitarne l’indebita diffusione.
Rivelazione di atti nonostante la classificazione “riservato”
‘’L’iscrizione – spiega in una nota il procuratore capo di Perugia, Raffaele Cantone – è stata disposta nel rigoroso rispetto dei criteri indicati dall’articolo 335 c.p.p, come modificato dal d.lgs n. 150/22 (‘riforma Cartabia’)”. Nell’ambito dell’inchiesta aperta dopo la denuncia di Caputi era emerso che il capo di Gabinetto del presidente del Consiglio era stato oggetto di tre accessi da parte degli agenti dell’Aisi alla banca dati Punto Fisco. Lo Voi aveva scritto al Dis per avere chiarimenti al riguardo, ricevendo in risposta un documento con la qualifica di «riservato», firmato dal direttore dell’Aisi, Bruno Valensise. Nonostante la classificazione, il Procuratore ha allegato quel documento agli atti consegnati ai legali dei giornalisti indagati.
L’esposto del Dis
In base alla legge 124 del 2007, la Procura di Roma, si legge nell’esposto, avrebbe dovuto adottare le «necessarie cautele» per garantire «il diritto delle parti a prenderne visione» ma «senza estrarne copia». Alla luce dell’iscrizione dell’esposto del Dis, sarà importante per i magistrati di Perugia conoscere gli atti relativi alla presunta rivelazione di notizie riservate comunicate alla procura di Roma nell’ambito del caso Caputi. Le modalità di acquisizione verranno valutate e decise dall’Ufficio. Del caso aveva parlato nei giorni scorsi, riferendo al Copasir, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai servizi, Alfredo Mantovano. Il quale aveva anticipato che sarebbero state prese iniziative giudiziarie nei confronti della procura di Roma.
Nel comunicato con il quale annuncia l’iscrizione dell’esposto depositato dal Dis, la procura di Perugia fa ipotizzare che il fascicolo sia con ogni probabilità a carico di ignoti. In particolare per il richiamo al rigoroso rispetto dei criteri indicati dall’articolo 335 del codice di procedura penale, “come modificato con la cosiddetta riforma Cartabia, e dalla direttiva dell’ufficio in materia” della Procura di Perugia. Si tratta di un’ipotesi, comunque, in quanto la Procura di Perugia ha specificato che “non può essere riferito il contenuto dell’iscrizione né il registro in cui è stata disposta, trattandosi di informazioni coperte dal segreto”.