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Sceneggiata della sinistra in Europa sul caso Almasri

Gli anti-italiani

Ci risiamo: la sinistra prova a screditare l’Italia in Europa. Stavolta sul caso Almasri

A Strasburgo va in scena il dibattito promosso dall'opposizione. Alessandro Ciriani smaschera la sceneggiata: «Altro che difesa del diritto internazionale, l'unico obiettivo è attaccare il governo»

Politica - di Sveva Ferri - 12 Febbraio 2025 alle 08:50

Solita sinistra anti-italiana in scena in Europa, dove ieri, a Strasburgo, si è tenuto il dibattito sul caso Almasri. Promosso da M5S e Avs, con una convinta partecipazione del Pd, il confronto in plenaria non ha fatto altro che confermare quanto siano spuntate le armi dell’opposizione, che si ritrova costantemente a replicare copioni inefficaci e autolesionisti. Stavolta non sono arrivati a chiedere una procedura di infrazione, come avvenuto sul protocollo Italia-Albania, ma hanno comunque invocato «una presa di posizione forte» e perfino una indagine sull’Italia da parte dell’Ue. Con tanto di sceneggiata degli eurodeputati M5S che si sono fatti fotografare in posa e sorridenti con delle locandine con il volto del premier e la domanda: «Ricattata?».

Col dibattito su Almasri la solita sinistra anti-italiana in scena a Strasburgo

«Dobbiamo dire con chiarezza che questo dibattito non nasce per difendere la giustizia internazionale, ma per colpire i governi non ideologicamente allineati», ha detto nel suo intervento l’eurodeputato di FdI-Ecr, Alessandro Ciriani, sottolineando che «ancora una volta le sinistre dimostrano di voler strumentalizzare le istituzioni per fini politici, trasformando una questione giuridica in un’arma contro un esecutivo democraticamente eletto».

FdI smaschera l’opposizione e la riporta alla realtà

«Che indipendenza c’è quando la Corte usa la parola genocidio riferendosi a Benjamin Netanyahu o indaga l’Italia per aver tutelato la sicurezza nazionale? A chi, con sprezzo del ridicolo, parla di Giorgia Meloni ricattata, sfugge che i vicini di casa non ce li scegliamo, e che su questioni strategiche come energia, terrorismo, immigrazione, non abbiamo sempre a che fare con delicati diplomatici o mature democrazie, ma con governi la cui legittimità si basa su parametri lontanissimi dai nostri, piaccia o meno», ha proseguito Ciriani, rispondendo alle accuse di una sinistra che dimostra di vivere o di fingere di vivere in un mondo “petaloso”, dimenticando per altro che i suoi governi furono ben disposti a stipulare patti con la Libia, rivendicati in questi giorni di polemiche anche da eminenti esponenti degli allora esecutivi e maggioranza, dall’ex ministro Marco Minniti all’ex senatore e presidente della Commissione Difesa, Nicola Latorre.

Dalla Cpi non «azioni giuridiche neutre», ma atti «potenzialmente incendiari»

«A chi sfugge che arrestare un leader di governo, si chiami Netanyahu, Vladimir Putin o il capo della polizia libica» non è «un’azione giuridica neutra, ma un atto potenzialmente incendiario che mette sicuramente in posizione di conflitto chi lo attua e chi lo subisce, con conseguenze che evidentemente ignora chi si approccia ideologicamente e strumentalmente a questioni tanto delicate», ha poi proseguito Ciriani, soffermandosi sulla azioni della Cpi.

Alessandro Ciriani: «Per la sinistra la verità non conta, l’unico obiettivo è attaccare il governo»

Quanto al comportamento dell’Italia sul caso Almasri, l’esponente di FdI-Ecr ha ricordato che il governo «ha agito nel pieno rispetto delle regole». «La Cpi non ha inviato atti validi impedendo alla Corte d’Appello di Roma di procedere con l’arresto, nonostante ciò l’Italia ha comunque garantito la sicurezza con la sua espulsione. Ma per la sinistra – ha sottolineato l’eurodeputato – la verità non conta, l’unico obiettivo è attaccare il governo italiano. Non permetteremo che il nostro Paese diventi il bersaglio di giochi di poteri internazionali, non resteremo in silenzio mentre si tenta di discreditare il governo italiano con accuse costruite ad arte, difenderemo la sovranità dell’Italia e la credibilità delle sue istituzioni, respingendo ogni tentativo di manipolazione politica che vuole trasformare la Cpi – ha concluso Alessandro Ciriani – in uno strumento di parte».

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di Sveva Ferri - 12 Febbraio 2025