![Ciriani: “Bene l’apertura dell’Anm, pronti al dialogo”. La rondine farà primavera? Ciriani: “Bene l’apertura dell’Anm, pronti al dialogo”. La rondine farà primavera?](https://www.secoloditalia.it/files/2025/02/ciriani-secolo-860x358.jpg)
Toghe e governo
Ciriani: “Bene l’apertura dell’Anm, pronti al dialogo”. La rondine farà primavera?
Il ministro Ciriani sottolinea l'apprezzamento del governo per la richiesta di incontro del neopresidente dell'Anm e il senso di responsabilità di Palazzo Chigi. "Un gesto distensivo, la riforma del Csm andrà avanti comunque"
“Abbiamo molto apprezzato che il primo atto del nuovo presidente dell’Anm sia stato chiedere un incontro con la presidente del Consiglio. Ci è sembrato qualcosa di nuovo rispetto ai toni e alle manifestazioni viste nei giorni scorsi e nelle settimane passate”. Così il ministro Luca Ciriani intervistato da La Stampa facendo un punto sul possibile disgelo tra il governo e le toghe negli ultimi tempi sulle barricate. Tutto risolto? Non proprio. Ciriani parla di un gesto distensivo da parte di Parodi, che oggi intervistato da vari giornali è tornato però a confermare lo sciopero. Poi aggiunge: “Se è solo una rondine che non fa primavera o è primavera per davvero è però presto per dirlo”.
Ciriani: bene il gesto distensivo di Parodi, vedremo se è solo una rondine
In ogni caso la riforma della giustizia non si tocca. Compreso il sorteggio dei membri del Csm. “Non mi pare si possa discutere. La riforma andrà avanti e quella del Consiglio superiore della magistratura è una parte essenziale. Ma vorrei precisare che non si tratta di un atto ostile nei confronti dei magistrati. È solo l’applicazione di un programma di governo votato dai cittadini, è fare politica. Ci siamo candidati per realizzare i cambiamenti che riteniamo giusti. Com’è giusto che sia la parola finale spetterà agli italiani con il referendum, non dimentichiamoci che la giustizia viene amministrata nel loro nome. Per questo – prosegue il ministro – non capisco perché si debba trasformare un confronto politico in scontro istituzionale. A meno che non ci sia malafede o volontà ideologica”.
Nessun logoramento del governo, i consensi aumentano
Ciriani non teme contraccolpi né logoramenti per il governo dai tentativi di spallata di queste settimana. “I consensi, anzi, stanno crescendo. Il nostro è solo un tentativo di essere responsabili perché sappiamo che bisogna dialogare e rispettare i confini dei ruoli e dell’autonomia di ognuno. Come governo siamo chiamati a gestire un Paese complicato, è meglio ragionare che andare solo allo scontro. Ora spetterà alla magistratura dimostrare se vince la parte conciliante che è emersa nelle ultime ore o quella che preferisce stare sulle barricate”.
Almasri: toni volgari e offensivi, chi urla non ha argomenti
Inevitabile il passaggio sulle gazzarre in aula delle opposizioni sul caso Almasri e il racconto della premier Meloni che fugge. Ciriani confessa di essere rimasto impressionato dai toni “volgari e offensivi” ascoltati in Parlamento. “Ho avuto la sensazione che qualcuno abbia perso un po’ la testa, forse perché ha difficoltà a convivere con il fatto che non ha più il potere e da oltre due anni governa stabilmente una giovane donna. Detto ciò, a me la battuta di Schlein (presidente del coniglio, ndr) non ha fatto ridere. Di Meloni si possono dire tante cose ma in tema di coraggio può solo dare lezioni, sia per quanto riguarda la sua storia personale, sia politica. Senza farla lunga né sembrare retorici, a differenza di qualcuno noi non siamo nati nella bambagia, ci siamo fatti da soli partendo da zero”.
Meloni non può andare in Aula a ogni chiamata delle opposizioni
Da parte del governo informative e comunicazioni in aula non sono mancate. “Per l’ultima, quella su Almasri, abbiamo mandato in Parlamento i due ministri richiesti dalle opposizioni, che hanno fornito un’informativa dettagliata. Per quanto riguarda le presenze di Meloni mi limito a dire che sono in linea con i suoi predecessori. E quando lei è in aula risponde puntualmente agli interventi di tutti, dando vita ad un dibattito serio. Non si può pensare che venga in Aula a ogni chiamata dell’opposizione”. Questione Corte penale internazionale. L’Italia è d’accordo con le sanzioni Usa e lontana dall’Ue? “Sulla Cpi – chiarisce il ministro – c’era una risoluzione voluta da due Paesi non proprio centralissimi. L’Italia ha ritenuto di non entrare nel merito, come hanno fatto altri Paesi importanti come Australia e Giappone. Nel caso di specie c’è stata la volontà di tenersi fuori da una diatriba”.
“Non siamo colonia di nessuno, agiamo negli interessi degli italiani”
Ciriani, infine, smonta la narrazione delle sinistre di un’Italia “colonia degli Usa”. “Prima paventavano che saremmo stati isolati dal mondo con la destra di Meloni, ora ci accusano del contrario. Non siamo colonna di nessuno, siamo un governo che cerca di difendere gli interessi nazionali a tutti i livelli. Se il rapporto privilegiato con Trump e il mondo che lo circonda può essere d’aiuto lo sfrutteremo per fare gli interessi degli italiani”.