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L'indagine in corso
Conte sapeva di acquistare mascherine inidonee a caro prezzo? Un inquietante interrogativo scuote la commissione Covid
È iniziata alle 10.45 di mattina, ha avuto una pausa di una manciata d’ore nel pomeriggio, è ricominciata alle 19.45 ed è terminata a notte fonda. La seconda lunga audizione in commissione Covid dell’ing. Dario Bianchi, rappresentante della Jc Electronics, seppur costellata di interruzioni da parte dei rappresentanti di Pd e M5s, ha offerto spunti di dibattito politico sul tema dell’acquisto di mascherine in piena emergenza pandemica.
Il quesito delle mascherine, FdI: “Ostruzionismo della sinistra per silenziare Bianchi”
Il rappresentante dell’azienda, che secondo una sentenza del Tribunale di Roma dovrà essere risarcita dalla presidenza del Consiglio con oltre 203 milioni di euro per l’annullamento ritenuto illegittimo di una robusta commessa di mascherine, ha smentito quanto dichiarato la settimana scorsa nella stessa sede dall’ex commissario straordinario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri. “Sulla natura del contratto, sulla data e sul numero delle consegne delle mascherine, nonché sulla validazione delle stesse il rappresentante dell’azienda ha rivendicato la correttezza delle procedure e l’assolvimento di tutti gli obblighi contrattuali”, hanno commentato i parlamentari di Fratelli d’Italia componenti della commissione Covid. “Sospettiamo che questo atteggiamento ostruzionistico, irrispettoso verso un audito la cui azienda è stata riconosciuta danneggiata da una sentenza del Tribunale di Roma, sia mosso da ragioni politiche – proseguono i rappresentanti di FdI -. L’ing. Bianchi, del resto, documenti alla mano, ha smentito” le affermazioni di Arcuri.
Botta e risposta FdI-M5s
Di diverso avviso il deputato del M5s Alfonso Colucci, componente della commissione Covid, secondo cui “l’ing. Bianchi ha nuovamente ribadito teorie complottiste prive di qualsiasi documentazione attendibile, ignorando i criteri minimi di verifica e attendibilità delle fonti”.Pronta la replica del deputato di Fratelli d’Italia Francesco Ciancitto, che della commissione bicamerale Covid è anche vicepresidente: “Come si può affermare, se non con la malafede politica, che l’audizione di oggi (ieri, ndr) in commissione Covid avrebbe corroborato tesi complottiste? L’ing. Dario Bianchi, rappresentante della Jc Electronics, tra le altre cose ha dimostrato, attingendo a fonti aperte, la sciatteria del governo Conte nell’acquisto di mascherine da un misterioso consorzio cinese”.
Ciancitto ha proseguito il discorso sottolineando che “oltre 1 miliardo di euro di soldi pubblici è stato speso per comprare i dispositivi sanitari non da aziende già affermate nel settore, come avrebbe suggerito il buonsenso, bensì da società in alcuni casi segnalate come inaffidabili in termini finanziari, in altri casi costituite qualche giorno prima della firma dei contratti e da società che prima dell’accordo si occupavano di tutt’altro rispetto alla vendita di dispositivi sanitari, ad esempio di abbigliamento, cancelleria, articoli di ferramenta, forniture per animali domestici”.
Giuseppe Conte sapeva?
Nella parte finale dell’audizione, quando una luna quasi piena faceva capolino sul cielo di Roma, s’è svolta la parte più intensa della relazione di Bianchi, una parte che Fratelli d’Italia definisce “inquietante”. “Il governo Conte e la struttura commissariale per l’emergenza Covid guidata da Domenico Arcuri avrebbero saputo di acquistare mascherine non idonee o addirittura pericolose per la salute pagandole persino il quadruplo del prezzo di mercato” – sottolineano i componenti di FdI in commissione -, e “tale consapevolezza non li avrebbe spinti a interrompere i rapporti commerciali con le società fornitrici cinesi.
Quanto ha dichiarato ieri nella sua lunga audizione il rappresentante di Jc Electronics, l’ing. Dario Bianchi, è inquietante” commentano, sottolineando che “i tentativi ostruzionistici e di delegittimazione dell’audito e le continue interruzioni da parte degli esponenti di Pd e M5s non sono riusciti a tacitare versioni dei fatti per loro evidentemente molto scomode. Fratelli d’Italia – promettono infine – proseguirà a indagare per approfondire una vicenda, quella di ‘mascheropoli’, che potrebbe rappresentare una macchia oltremodo grave sul già disastroso operato del governo Conte“.