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Corvetto, scappa in scooter dalla polizia per 3 chilometri. Il marocchino arrestato è un amico di Ramy

Milano violenta

Corvetto, scappa in scooter dalla polizia per 3 chilometri. Il marocchino arrestato è un amico di Ramy

Ancora un alt non rispettato e una fuga a tutta velocità con la moto. Dinamica identica all'inseguimento dello scorso novembre nel quartiere milanese che si è concluso con la morte del 19enne egiziano

Cronaca - di Eugenio Battisti - 22 Febbraio 2025 alle 16:10

Ancora un alt non rispettato a Corvetto, la fuga dalla polizia su uno scooter a tutta velocità e l’incidente finale, per fortuna senza feriti. Tante le coincidenze con il tragico inseguimento di novembre della moto con Ramy e Fares (alla guida), fuggiti a un posto di blocco. Fuga all’impazzata che si è conclusa con la morte del diciannovenne egiziano. A colpire non soltanto la dinamica quasi identica. Ma il fatto che marocchino fermato e arrestato per resistenza nel quartiere milanese fosse un amico di Ramy e Fares. Il 24eenne, con precedenti penali, infatti era stato controllato più dagli agenti insieme ai due ragazzi we i tre si conoscevano.

Nuovo inseguimento a Corvetto, stessa dinamica di Ramy

L’inseguimento, questa volta della Polizia di Stato, è avvenuto venerdì mattina. Sono le 10.55  quando un equipaggio della “Nibbio”, gli agenti in moto in forza alla Questura di Milano, notano una Honda SH sospetta. Si avvicinano e decidono di intimare l’alt. Ma, esattamente come era accaduto nel caso di Ramy, i due ragazzi a bordo invece di fermarsi iniziano una fuga a tutta velocità per le vie della città. La rincorsa inizia in via Bazzi e finisce in via San Dionigi. Dopo la corsa di tre chilometri l’Honda Sh è finita contro un’auto in sosta. A quel punto i due sono fuggiti a piedi ma gli agenti sono più veloci di loro. In pochi istanti riescono ad ammanettare il conducente, un marocchino 24enne irregolare e con precedenti. L’altro invece è riuscito a fuggire ma la polizia è sulle sue tracce. Ora l’arrestato è accusato di arresto per resistenza a pubblico ufficiale e possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli.

Il marocchino arrestato è un amico di Ramy e Fares

“L’inseguimento di ieri non è che la prova di una recrudescenza dei fenomeni criminali in città”, dichiara Domenico Pianese, segretario del Coisp. “Fughe come quelle di ieri mettono a rischio l’incolumità non solo degli operatori delle forze dell’ordine che stanno effettuando l’inseguimento. Ma anche dei cittadini che si vedono sfrecciare accanto scooter a tutta velocità”. Identico il giudizio Massimiliano Pirola, segretario provinciale del Sap di  Milano. “L’ennesimo inseguimento da parte delle forze dell’ordine nei confronti dei soliti personaggi, che e violano le leggi dello Stato, è l’ennesima conferma della necessità di leggi forti che tutelino le divise. Il varo del dl sicurezza, fortemente voluto dal Sap, contribuirà – aggiunge – a impedire che di fronte a situazioni del genere a pagare siano solo e sempre gli uomini e le donne in divisa. Poteva essere un Corvetto bis”.

Fares denuncia i 4 carabinieri coinvolti nell’inseguimento

Intanto, incredibile ma vero, Fares Bouzidi, indagato per omicidio stradale perché alla guida dello scooter sul quale viaggiava Ramy, ha depositato in Procura una denuncia a carico di quattro carabinieri del Nucleo Radiomobile di Milano coinvolti nell’inseguimento del 24 novembre scorso. Nel mirono di Fares, che sarà processato con rito immediato per resistenza a pubblico ufficiale, in particolare uno dei militari, denunciato per lesioni personali.

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di Eugenio Battisti - 22 Febbraio 2025