CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Da centro d’accoglienza migranti a centrale del traffico di droga: i carabinieri arrestano 27 persone

Sulla pelle dei rifugiati veri

Da centro d’accoglienza migranti a centrale del traffico di droga: i carabinieri arrestano 27 persone

Cronaca - di Carlo Marini - 19 Febbraio 2025 alle 09:56

Il centro d’accoglienza per migranti alla periferia della Capitale era  una centrale di spaccio del narcotraffico. A scoprirlo i carabinieri che hanno sgominato una banda internazionale arrestando 27 persone.

In Italia, Albania e Spagna, i carabinieri del Comando provinciale di Roma hanno infatti eseguito un’ordinanza del gip, su richiesta della Dda. Documentato come il centro Sprar (Sistema Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati, ora centro di Accoglienza Straordinaria) di Roma di via della Riserva Nuova (alla Borghesiana) fosse stato utilizzato come luogo di stoccaggio e ripartenza delle partite di stupefacente e di reclutamento di migranti nigeriani, titolari di permesso di soggiorno provvisorio in attesa della definizione del relativo status.

Narcotraffico dall’Albania all’Italia, con l’aiuto della mafia nigeriana

Il provvedimento, che dispone il carcere per 20 persone e gli arresti domiciliari per altre 7, trae origine da una complessa attività d’indagine dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Parioli, coadiuvati dalla Direzione Centrale Servizi Antidroga, ha consentito di documentare come una compagine di estrazione albanese importava ingenti quantitativi di marijuana direttamente da Valona (Albania), poi smistata, grazie all’alleanza con organizzazioni di matrice nigeriana, in ambito nazionale ed europeo, con un sistema collaudato ed efficiente che si avvaleva di mezzi di trasporto pubblici. È stato documentato come il centro Sprar (Sistema Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati, ora centro di accoglienza straordinaria) di Roma, in via della Riserva Nuova, fosse stato utilizzato quale luogo di stoccaggio e ripartenza delle partite di stupefacente, nonché di reclutamento di migranti nigeriani (titolari di permesso di soggiorno provvisorio in attesa della definizione del relativo status).

Il centro migranti di Roma smistava la droga e reclutava i pusher

Le 27 persone sono gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, cessione e detenzione ai fini di spaccio, estorsione, porto di armi da fuoco nonché intestazione fittizia di beni in concorso mediante induzione in errore di pubblici ufficiali.

Alcuni degli arresti, eseguiti questa mattina a Valona e nella provincia di Barcellona (Spagna) sono frutto dell’efficace collaborazione instaurata con le polizie locali, grazie al determinante contributo della Direzione centrale della polizia criminale – Servizio di cooperazione internazionale di polizia e Interpol.

I sospetti del presidente del Municipio Roma 6

Sul centro di accoglienza in tempi non sospetti, addirittura 4 anni fa, era stata presentata una circostanziata denuncia del presidente del Municipio Roma 6 Le Torri, Nicola Franco

Materia del contendere, la mancata applicazione dei protocolli Covid, imposti a tutti gli italiani, ma che gli ospiti non rispettavano. «Qui siamo a Via della Riserva Nuova dove si trova un centro Sprar gestito da Cooperative che ” dovrebbero” rispondere a Roma Capitale e che accoglie oltre 100 ospiti», ha scritto l’esponente di FdI in un post social, accompagnando la sua denuncia in un video.
«Tutti i giorni la stessa scena. Decine di ospiti senza mascherine, senza guanti, senza alcun rispetto delle leggi Italiane che impediscono di uscire senza giustificato motivo creando oltretutto assemblamenti pericolosi , bivaccano fregandosene di tutti e tutto. A nulla sono servite le denunce , l’interrogazione parlamentare indirizzata al Presidente del Consiglio e ai Ministri della Salute e Interni, la proposta di sanzionare le Cooperative che non fanno rispettare ai loro ospiti le disposizioni». Piccole irregolarità ma che erano la cartina di tornasole di un contesto dove la legalità non la faceva di certo da padrone.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Carlo Marini - 19 Febbraio 2025