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Nuovo attacco hacker a siti istituzionali italiani

Aggressione telematica bis

E due: nuovo attacco hacker di attivisti filorussi. In bomba i siti di ministeri e forze dell’ordine

Cronaca - di Redazione - 18 Febbraio 2025 alle 11:18

Ci risiamo: dopo l’aggressione telematica di ieri (lunedì 17 febbraio ndr), continuano gli attacchi hacker degli attivisti filorussi. Un’ondata di incursioni dei pirati informatici appartenenti al gruppo di Noname057(16). A quanto si apprende dunque, anche stamattina attacchi Ddos sono stati registrati a siti web istituzionali italiani, delle forze di polizia e del trasporto pubblico. Circa una ventina i bersagli nel mirino tra ministeri (Esteri, Economia, Infrastrutture e trasporti, Sviluppo economico), e portali delle forze dell’ordine: Carabinieri, Guardia di finanza. Oltre a quelli di aziende del trasporto pubblico ed altre realtà.

Nuovo attacco hacker: ancora in azione gli attivisti filorussi

L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) è subito intervenuta, ha avvisato i target e ricordato di seguire le indicazioni per le azioni di motivazione. Da quanto risulta al momento, si tratterebbe ancora una volta di attacchi dimostrativi, tesi soprattutto alla propaganda, e che comunque hanno fatto registrare effetti molto limitati nel nostro Paese, che ha ormai imparato a difendersi da incursioni offensive di questo tipo.

Nel mirino i siti di ministeri, forze dell’ordine, trasporto pubblico

Dunque, un’ondata di attacchi che prosegue quasi ininterrotta da ieri. E allora non sorprende che anche il nuovo assalto hacker contro siti governativi e militari italiani sia stato rivendicato (ancora) dal gruppo filorusso “NoName057(16)”, che su Telegram ha parlato di «punizione per l’Italia con missili DDoS». Nel mirino, oltre ai siti del ministero delle Imprese e del Made in Italy e della Guardia di finanza in particolare, oltre a quelli già citati, anche alcuni sottodomini dell’Interno e della Finanza. Per alcuni minuti, inoltre, sono risultati irraggiungibili i siti dell’Aeronautica militare e del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Ancora un attacco hacker: ma gli effetti (per fortuna) sono limitati

E nonostante tra i bersagli dei pirati della Rete figurino anche aziende di trasporti come l’Atac – società che gestisce il trasporto pubblico a Roma – il cui sito, però, «risulta funzionante», sembra non si siano registrati grossi impedimenti. Contestualmente, come segnala il sito del Tgcom24, «l’Agenzia nazionale per la cybersicurezza ha avvisato i soggetti interessati dagli attacchi e le forze dell’ordine, avviando la propria attività di supporto e mitigazione. Gli effetti di quella che viene ritenuta un’azione di “propaganda” sarebbero comunque “limitati”».

Anche questa volta, infatti, sottolinea a sua volta il sito dell’Ansa, i sensori dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale hanno avvisato per tempo i target dell’offensiva, che ha avuto scarsi effetti. Si tratterebbe, in effetti, più che altro di azioni dimostrative e di propaganda. Una tesi suffragata dalla valutazione clinica di chi segue la materia.

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di Redazione - 18 Febbraio 2025