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Elezioni in Germania, Nardella: “Scholz ha perso per la pessima gestione dell’immigrazione”

Elezioni in Germania, Nardella: “Scholz ha perso per la pessima gestione dell’immigrazione”

Politica - di Gabriele Caramelli - 24 Febbraio 2025 alle 12:22

“È un dato netto e inequivocabile quello del fallimento della Spd, che rappresenta un altro segnale della crisi della sinistra europea”. Questo il commento a caldo dell’eurodeputato del Partito democratico ed ex sindaco di Firenze Dario Nardella sulle ultime elezioni in Germania, che hanno visto il trionfo del Cdu e un ottimo risultato per l’AfD, a scapito dei socialdemocratici che adesso subiscono le critiche anche dall’esponente progressista italiano nell’intervista al Corriere della sera.

“I socialisti tedeschi pagano la crisi e l’incapacità di mettere in campo proposte forti su lavoro ed economia per bilanciare il Green deal – continua l’europarlamentare – l’ambientalismo senza diritti sociali diventa un boomerang”. Nardella ha poi affermato che il partito di Scholz, Spd stia pagando “la cattiva gestione dell’immigrazione” e ammettendo che la sinistra in futuro dovrà impegnarsi in quest’ambito “per dare risposte alternative alle destre ma credibili”. “Quello dell’immigrazione è un tema che deve affrontare tutta la sinistra europea, anche quella italiana”, ha poi ribadito con chiarezza.

Per l’esponente del Pd, se ora arrivasse un governo di una “grossa coalizione” in Germania sarebbe un elemento di forte stabilità per l’Europa e anche per la Commissione europea. “C’è però un altro punto da sottolineare rispetto a questo voto” aggiunge Nardella “il flop dei liberali. Significa che cade l’ultimo baluardo del rigorismo e dell’austerity in Europa”. Con i liberali fuori dal parlamento, e dunque anche dalla coalizione, secondo lui “una volta per tutte la Germania potrebbe dare una svolta alle politiche economiche europee e alle proposte di Draghi sugli investimenti e gli Eurobond”.

Elezioni in Germania, Nardella: “Afd? successo prevedibile”

Quanto all’ottimo risultato dell’AfD, l’eurodeputato dem ha poi evidenziato che “il successo era ampiamente annunciato dai sondaggi che li davano sopra al 20%”, nonostante non si sia verificato “l’effetto Musk” che ne avrebbe dovuto fare il primo partito. Eppure i dati delle ultime votazioni in Germania parlano chiaro: l’Afd ha raddoppiato i consensi rispetto alla precedente tornata e superando il 20% mentre l’Spd – come ammette anche Nardella – ha ottenuto il 16,5%, perdendo più del 4% dei sostenitori rispetto al 2021.

Secondo Nardella ” è grazie alla fermezza della Csu e di Merz” che l’Afd non entrerà al governo, ma ciò non toglie che non si debba sottovalutare la sua avanzata. “Con questo successo potrebbe prendere corpo l’ipotesi del loro ritorno nelle file dei patrioti come vorrebbe Orban” aggiunge l’europarlamentare progressista “e questo potrebbe portare uno scossone nelle destre europee”. “Il risultato dell’Afd ci dimostra che la corsa agli estremismi porta sempre danni. E’ un monito a tutte le destre che si illudono di poter governare l’ala estremista – prosegue – non c’è spazio in Europa per queste forze razziste e antieuropeiste. Lo dovrebbe sapere anche Meloni che rischia di ritrovarsi la Lega alleata Bruxelles con i neonazisti tedeschi”. Eppure la leader dell’Afd Alice Weidel è lesbica e sposata con una donna originaria dello Sri Lanka, quindi le accuse di razzismo e neonazismo da parte di Nardella non hanno attinenza politica.

L’influenza della Germania nell’Ue

“La formazione del governo in Germania peserà fortemente sugli equilibri politici di Bruxelles e sul modo con cui l’Europa si confronterà con Donald Trump” aggiunge Dario Nardella “soprattutto dopo le parole gravissime del vicepresidente americano Vance sulle elezioni tedesche di pochi giorni fa”. “Dunque, senza una Germania solida e fortemente europeista non ci sarà futuro per l’unione”.

“La democrazia si basa si basa sul sacro principio che la voce del popolo conta. Non c’è spazio per cordoni sanitari”, aveva detto alcuni giorni fa Vance a proposito della situazione politica Germania. “Non c’è democrazia tedesca, americana o europea che può sopravvivere quando dice a milioni di elettori che i loro pensieri e le loro preoccupazioni, le loro aspirazioni, le loro richieste non sono valide o degne di essere prese in considerazione”. Il vicepresidente americano ha da poco incontrato la leader di Afd Alice Weidel e forse anche questo ha fatto storcere il naso all’ala progressista europea che adesso si trova alle strette.

 

 

 

 

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di Gabriele Caramelli - 24 Febbraio 2025