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Elly sola contro tutti: fuoco su Meloni e Trump. Poi la spara grossa: il futuro sarà di sinistra

Vicolo cieco

Elly sola contro tutti: fuoco su Meloni e Trump. Poi la spara grossa: il futuro sarà di sinistra

Solo dal palco della direzione dem Schlein ritrova la voce. Solito refrain: la premier scappa, la riforma Nordio è pericolosa, sull'Ucraina serve più Europa, Trump non può dare le carte

Politica - di Elsa Corsini - 27 Febbraio 2025 alle 16:10

Elly sola contro tutti. Gioca in casa, si fa per dire, e dal palco della direzione del Pd la segretaria ritrova finalmente la voce. E, neanche a dirlo, spara a palle incatenate contro il governo attingendo agli slogan più gettonati delle ultime settimane. Dopo gli insulti alla premier Meloni, Santanchè e Delmastro lancia una grande mobilitazione. Messa all’angolo da Giuseppe Conte prova a riprendersi la scena. “Noi dobbiamo lanciare al Paese una sfida culturale. Non basta più parafrasare il presente ma costruire il futuro insieme che passa dalle priorità su cui abbiamo profilato il nostro partito”. Il linguaggio, secondo il suo stile, non è dei più fluidi. Il senso però è chiaro, l’ideona, non proprio originale. Una “mobilitazione del partito per il progetto del Paese che ci terrà impegnati nei prossimi mesi”. Un classico.

Schlein alla direzione: il vocabolario del futuro non lo scriverà la destra

“Il vocabolario del futuro – promette solennemente ai suoi –  non lo scriverà la destra. Riapriamolo sulla pagina della democrazia e dei diritti e scriviamo insieme un nuovo capitolo”, dice senza entrare nel merito della nota dolente delle alleanze. Per ora basta il metodo, di più non può dire. “Dialogo aperto con la società e le rappresentanze del lavoro e del mondo produttivo, del terzo settore e delle competenze migliori. Aperto anche ai nostri interlocutori politici, naturalmente”. Elly si conferma “Alice nel paese delle meraviglie”, come ironizzano anche nel Nazareno. La chiamano tecnica dell’opossum: quando il gioco si fa duro, lei si finge morta per non farsi male prendendo una posizione netta. Sulla politica estera ripete stancamente una linea europeista non meglio identificata e va sul sicuro: l’attacco al presidente Usa. Un mostro a tre teste che, insieme a Putin, sta mettendo in atto un progetto di disgretazione dell’Europa, complice Meloni che non parla.

Ucraina, serve un sforzo più incisivo dell’Europa

“Abbiamo chiesto sempre accanto al sostegno al popolo ucraino un più incisivo sforzo diplomatico da parte dell’Europa. Se ci fosse stato forse non ci troveremmo in questa situazione in cui l’ultimo arrivato, Trump, dà le carte. La pace non può essere imposta con ricatti su terre rare e satelliti”. Immancabile la richiesta alla premier di riferire in Parlamento “quale ruolo l’Italia intende svolgere”.

La riforma Nordio porta a giudici assoggettati alla politica

Sul Medioriente Schlein torna a battere il tasto del riconoscimento dello Stato di Palestina. “Gaza appartiene ai palestinesi e i miliardi di Trump e Musk non potranno mai comprarla”. E ancora su bollette e riforma della giustizia. Nel giorno dello sciopero delle toghe la segretaria dem con scarso senso del ridicolo sostiene che la riforma Nordio “porta al sogno malcelato della destra: giudici assoggettati alla politica”. Sul caro bollette, neanche a dirlo “non basteranno domani in Cdm pannicelli caldi”. Sul terreno minato dei referendum, che ha spaccato il partito a metà, invece chiede di tenere il punto, imbarazzata nel dover ammettere di essere sotto ‘ricatto’ di Landini e compagni. “Non chiediamo abiure ma un partito deve saper scegliere su un appuntamento così importante. Supporteremo il referendum sul lavoro e sulla cittadinanza”. Costretta a dover ammettere che la destra è forte promette battaglia. “La batteremo non inseguendola sul terreno che scelgono ogni giorno. Li batteremo se li trasciniamo sul terreno dove stanno scomodi, dove non danno risposte, su quello sociale e economico che spaventa Giorgia Meloni che scappa e non ha il coraggio di ammettere quello che sta facendo”. Da che pulpito.

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di Elsa Corsini - 27 Febbraio 2025