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Eurovision, l’Estonia porta “Espresso Macchiato”: luoghi comuni sull’Italia e un balletto da incubo

Il brano sta diventando virale

Europa - di Ginevra Lai - 18 Febbraio 2025 alle 20:01

Pensavamo di averle viste tutte e di aver già sopportato abbastanza, ma niente poteva prepararci a quello che l’Estonia ha deciso di mandare all’Eurovision 2025. No, non un’ode alla propria cultura baltica, non una ballata folk rivisitata in chiave moderna. Troppo semplice. L’Estonia ha pensato bene di servire al pubblico europeo un concentrato di stereotipi sull’Italia, shakerato con un italiano improbabile e guarnito con un balletto da incubo. Si chiama Espresso Macchiato e il suo autore, Tommy Cash, sembra determinato a rendere il nostro Paese protagonista dello grottesco show.

Chi è Tommy Cash?

Mentre in Italia il pubblico era incollato alla finale del Festival di Sanremo, a Tallinn si celebrava l’Eesti Laul, la competizione che seleziona il rappresentante estone per il sound content europeo di Maggio. La vittoria è così andata a Tommy Cash, nome d’arte di Tomas Tammemets, un personaggio già ben noto sulla scena musicale locale. Rapper, performer, provocatore seriale: Cash è un artista che fa della provocazione e dell’assurdo il suo marchio di fabbrica. Ed è con questa cifra stilistica che ha conquistato il 46% del voto popolare, garantendosi un biglietto di sola andata per Basilea.

Fin qui nulla di strano. Il problema nasce quando si ascolta il brano. Espresso Macchiato non è solo una canzone: è una caricatura in musica, una cartolina sbiadita dell’Italia vista con gli occhi di chi l’ha assorbita tra cliché cinematografici e guide turistiche per stranieri. Il tutto, ovviamente, cantato in un italiano che farebbe rabbrividire chiunque.

“Espresso Macchiato”: tra cafè, cliché e stereotipi

Definirla un omaggio è generoso, ma tant’è. Espresso Macchiato attinge a piene mani dall’immaginario collettivo sull’Italia, senza preoccuparsi troppo della coerenza. Si parte con un espresso che di italiano ha poco (la tazzina è quella da asporto americana, manco a dirlo) e si prosegue con una sfilza di luoghi comuni serviti senza ritegno.

https://youtu.be/a40eFHAqBqs?si=BwHdsuE4poyZ6VPC

Ecco la “dolce vita” sintetizzata in poche parole: “No stresso no stresso / No need to be depresso”. C’è l’ostentazione della ricchezza, perché si sa, gli italiani amano lo sfarzo: “Mi like to fly privati / With twenty four carati”. E poi c’è la filosofia spicciola da tovaglietta di ristorante: “Life is like spaghetti / It’s hard until you make it”. Il tutto condito da un ritornello che sembra uscito da una pubblicità malriuscita, forse in spagnolo: “Mi amore mi amore / Espresso macchiato por favore 

E, come se non bastasse, il tocco di classe: il riferimento alla mafia. Perché ogni volta che l’estero mette mano a una narrazione sull’Italia, il trito richiamo alla criminalità organizzata non può mancare.

Un balletto grottesco e un successo annunciato

Se il testo è un campionario di assurdità, il video e la performance dal vivo sono ancora peggio. Il balletto che accompagna la canzone è infatti una sequenza surreale di gesti e movenze strane, sguardi vacui e posture ridicole, come se un turista spaesato stesse cercando disperatamente di ordinare un caffè a Campo de’ Fiori. L’effetto complessivo è al limite del disturbante. Eppure, c’è da scommetterci: Espresso Macchiato diventerà virale e una cosa è certa: toccherà sorbirlo.

 

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di Ginevra Lai - 18 Febbraio 2025