
Commercio estero
Export agroalimentare da record, i dati Istat confermano l’eccellenza del Made in Italy: olio e vino i fiori all’occhiello
Lollobrigida: risultati che sono il frutto del lavoro quotidiano del sistema imprenditoriale italiano
L’export agroalimentare cresce e nel 2024 fa segnare il record di sempre, con un aumento dell’8% in valore rispetto al 2023, e il ministro Lollobrigida commenta con orgoglio «i dati diffusi oggi dall’Istat sul commercio con l’estero» che «confermano il ruolo trainante del settore agroalimentare italiano», con la bilancia commerciale che per il cibo tricolore fa segnare un surplus di oltre un miliardo. Con una ciliegina sulla torta: il prodotto più esportato è risultato il vino, apripista davanti all’ortofrutta trasformata, i formaggi, la pasta e gli altri derivati dai cereali, frutta e verdura fresche, salumi e olio d’oliva. Un primato messo a rischio, come noto, dalla follia tutta ideologica della Commissione Ue di voler mettere etichette allarmistiche sulle bottiglie.
Commercio estero, i dati Istat confermano la crescita dell’agroalimentare italiano
Ma quella è un’altra storia: quella che vogliamo raccontare oggi è una realtà edificante che ci inorgoglisce e ci rassicura: quella che poggia su numeri e riscontri basati su dati concreti che il ministro dell’Agricoltura sottolinea e commenta in una nota: «Nel 2024 le esportazioni hanno registrato un incremento di quasi il 7,9% per i prodotti alimentari, mentre per i prodotti agricoli la crescita è del 5,1%, avvicinandoci alla soglia complessiva dei 70 miliardi di euro di export. Un risultato che testimonia la qualità e la competitività delle nostre produzioni, riconosciute e apprezzate in tutto il mondo».
Lollobrigida: un successo del sistema imprenditoriale italiano
Risultati che, come evidenzia Lollobrigida, sono il «frutto del lavoro quotidiano del sistema imprenditoriale italiano, che continua a investire in innovazione e sostenibilità facendosi trovare pronto alle esigenze dei mercati internazionali, senza mai rinunciare alla tradizione e all’identità». Aggiungendo: «A loro va il nostro ringraziamento perché con il loro impegno quotidiano rappresentano l’ossatura del nostro sistema agroalimentare e contribuiscono a rendere l’Italia un punto di riferimento a livello globale».
La conferma dell’eccellenza del Made in Italy
E allora, tra i prodotti che hanno trainato la crescita delle esportazioni figura l’olio d’oliva, che nell’ultimo anno ha segnato un incremento straordinario del 42,6%, confermandosi tra i prodotti simbolo del Made in Italy nel mondo. Uno dei nostri fiori all’occhiello che, come rileva il ministro, «dimostra come la qualità e la tipicità dei nostri prodotti rappresentino un valore aggiunto imprescindibile sui mercati internazionali».
L’agroalimentare italiano frutto e volano del sistema Italia
Ma, più in generale, e come ribadisce ulteriormente Lollobrigida, «la crescita costante delle esportazioni dimostra che il Made in Italy agroalimentare è sempre più sinonimo di eccellenza. Il Governo Meloni lavora con determinazione per rafforzare ulteriormente questa traiettoria, tutelando i nostri produttori. Contrastando le contraffazioni. E promuovendo la qualità certificata dei nostri prodotti. Fare sistema e indossare la maglia azzurra significa lavorare insieme, istituzioni e imprese, per aprire nuove opportunità commerciali e difendere gli interessi della nostra Nazione. Il successo del settore agroalimentare si traduce in crescita economica e occupazione per l’intero sistema Italia. Continueremo a mettere in campo ogni azione utile per sostenere chi ogni giorno contribuisce a questo straordinario risultato», conclude il ministro. Un traguardo che rende giustizia alla nostra eccellenza nel settore e ci inorgoglisce su tutti i fronti.