![Falce, Martello e scarabocchi: antifascisti (e pessimi writer) imbrattano la sede di GN alla Garbatella Falce, Martello e scarabocchi: antifascisti (e pessimi writer) imbrattano la sede di GN alla Garbatella](https://www.secoloditalia.it/files/2025/02/Garba.jpg)
Falce, Martello e scarabocchi: antifascisti (e pessimi writer) imbrattano la sede di GN alla Garbatella
Gli antifascisti militanti, oltre a non saper vincere le elezioni, non sanno neanche disegnare i loro simboli di riferimento, come dimostra l’ultimo imbrattamento della sede di Gioventù nazionale, Azione studentesca e Fratelli d’Italia nel quartiere romano della Garbatella. Falce e martello sono apparsi in doppia copia stamattina sul muro di fianco alla sezione e sulla serranda, due simboli rossi in tutti i sensi e che però sono stati disegnati anche male. Non è la prima volta che i militanti della sezione finiscono oggetto di questi soprusi, già in passato i militanti antifascisti avevano deturpato le mura vicine alla sede, prendendo di mira anche quelle dei palazzi vicini. Gli inquilini chiesero ai responsabili degli imbrattamenti di smetterla attraverso un foglietto lasciato sopra un muro.
Secondo i ragazzi del circolo “l’antifascismo militante ha perso sui contenuti e non gli resta che continuare a provocare goffamente, con intimidazioni e qualche ridicola scaramuccia”. “Senza di noi non avrebbero ragione di esistere – racconta ancora il giovane – diventano isterici perché noi non ci pieghiamo al loro compromesso di violenza”.
Antifascisti pessimi artisti: l’imbrattamento e la risposta di Gn
“Andiamo avanti e continuiamo a sorridergli in faccia”, ha poi continuato il militante di Gioventù nazionale, dopo aver precisato che l’obiettivo del movimento giovanile di destra non è quello di raccogliere le solite provocazioni. Frequentemente i ragazzi di destra sono vittime di questi abusi, basti pensare ai collettivi antagonisti che all’università La Sapienza hanno vandalizzato le bacheche di Azione universitaria nel periodo delle elezioni universitarie, oltre ad aver impedito loro l’accesso agli atenei. E la storia si ripete, nell’indifferenza di molti.