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“Fuori Tajani dall’Università”, tensione con la polizia al Politecnico di Torino. Solito show dei collettivi (video)

Violenza

“Fuori Tajani dall’Università”, tensione con la polizia al Politecnico di Torino. Solito show dei collettivi (video)

Nuova protesta (andata a vuoto) degli attivisti ProPal contro il governo 'amico di Israele". Respinti dagli agenti in tenuta antisommossa dopo il tentativo di occupare l'Aula Magna

Cronaca - di Sara De Vico - 21 Febbraio 2025 alle 16:48

È andata male ma ci hanno provato. “Antonio Tajani non deve parlare”. Ancora una volta i bravi ragazzi dei collettivi e gli attivisti ProPal, con la regia del Centro sociale Askatuna, al Politecnico di Torino hanno inscenato la rituale protesta contro la guerra e il governo amico di Israele. Una ventina di studenti hanno cercato di occupare l’Aula Magna per impedire l’intervento del ministro degli Esteri, atteso per l’inaugurazione dell’anno accademico.

Torino, attivi ProPal contro Tajani: “Non deve parlare”

Il tentato assalto, impedito dal cordone della polizia, è stato preceduto da un blitz notturno e l’occupazione parziale di alcune aule universitarie. “Politecnico occupato! Via i signori della guerra dall’Università” si legge nello striscione. Un’occupazione parziale come antipasto della contestazione. In mattinata gli studenti si sono divisi in due gruppi. Il primo è rimasto all’interno del cortile del Politecnico e ha srotolato un grande striscione dal tetto sopra l’Aula Magna, con su scritto “Tajani non sei il benvenuto. Fuori la guerra dall’Università”. Un secondo gruppo ha raggiunto l’ingresso del Politecnico su Corso Castelfidardo. Ci sono stati attimi di tensione, poi gli attivisti sono stati respinti dagli agenti in tenuta antisommossa. E dopo un breve parapiglia hanno desistito dall’impresa.

Attimi di tensione con la polizia, ma l’impresa non riesce

Nel mirino dei collettivi, come da copione, il sostegno delle università italiane all’industria bellica. Il ministro Tajani è nel bersaglio come “rappresentante di un governo che preferisce destinare miliardi alle armi piuttosto che investire nei servizi e nella formazione”. Per evitare che la situazione degenerasse il ministro è entrato in Aula magna da un ingresso secondario. Durante la cerimonia due studenti, con del nastro adesivo sulla bocca, hanno tentato di consegnare un volantino al ministro mentre saliva sul palco per il suo intervento. Come sempre gli attivisti hanno accusato le forze dell’ordine di “togliergli con la forza” dall’Aula Magna, annunciando anche che sarebbero rimasti in presidio. “Tajani non farà la sua passerella”,  ripetevano minacciosi. Per poi annunciare dopo pochi minuti che si sarebbero spostati su corso Castelfidardo, dove si trova un altro ingresso del Politecnico, anche questo presidiato dagli agenti della Squadra Mobile di Torino.

Bernini: sì alla protesta ma niente violenza nelle università

Sul caso è intervenuto il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. “La protesta è legittima ma la violenza non deve avere cittadinanza nelle università. I violenti non devono esistere. Tutta la mia solidarietà ad Antonio Tajani che sta subendo proteste violente a Torino”.

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di Sara De Vico - 21 Febbraio 2025