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I tedeschi alle urne
Germania, gli scenari a due giorni dal voto: l’Afd cresce nei sondaggi e Scholz trema
Tra due giorni ci saranno le elezioni in Germania e il partito di destra Afd ha aumentato di un punto nei sondaggi il suo gradimento, raggiungendo il 21% secondo le statistiche condotte da Forsa per RTL/ntv. Perdono punti, invece, i centristi del Cdu/Csu e i socialisti dell’Spd, che si attestano rispettivamente al 29% e al 15%. Il partito ambientalista dei Verdi, invece, non guadagna nessun punto e rimane stabile al 13%. Anche il supporto al partito di estrema sinistra Die Linke è aumentato di un punto, superando l’8%. I liberali dell’Fdp e l’Alleanza populista del Bsw guidata da Sahra Wagenknecht potrebbero fallire nel tentativo di entrare in parlamento, visto che il sondaggio li colloca rispettivamente al 5% e al 3%, sotto la soglia di sbarramento. I due partiti hanno scelto di battersi per politiche di sinistra e posizioni anti-immigrazione.
Secondo le autorità tedesche quest’anno i cittadini tedeschi risiedenti all’estero che hanno effettuato la registrazione per poter accedere al voto sono molti di più: Nel 2021 erano stati 129mila mentre nel 2025 sono quasi raddoppiati, raggiungendo un totale di 213.255. I tedeschi risiedenti all’estero che hanno intenzione di votare devono dimostrare di aver compiuto i 18 anni di età di aver vissuto in Germania negli ultimi 25 anni e di essere ancora in contatto con il Paese natale. Secondo Il ministero degli Esteri tra i 3 e i 4 milioni di tedeschi vivono fuori dalla Germania, ma non tutti hanno diritto di voto.
L’Afd sarà uno dei vincitori alle elezioni di domenica
Secondo tutti i sondaggi, l’Afd probabilmente raddoppierà il suo risultato del 10,3% nelle elezioni del 2021. Il partito guidato da Alice Weidel ha già conquistato i propri successi durante la campagna elettorale, aiutando il Cdu ad ottenere la maggioranza al Bundestag per l’approvazione di una risoluzione sulla politica migratoria. La leader di Afd è apparsa anche per la prima volta alla pari insieme agli altri candidati cancellieri in Germania, tra cui Olaf Scholz, Friederich Merz e Robert Habeck. Le elezioni di domenica sono molto importanti per il partito di destra tedesco, che ha intenzione di poter diventare la forza politica più importante. Per provare a isolare Weidel, i partiti centristi, tra cui anche il Cdu, hanno provato ad istituire un ‘cordone sanitario’ per isolare la destra, sebbene i sondaggi continuino a registrarne la crescita nelle intenzioni di voto.
Scholz e i socialdemocratici rischiano di ottenere un risultato negativo
Guai in arrivo per l’ Spd di Scholz che negli ultimi sondaggi registra un risultato peggiore di quello del 2021, quando i socialdemocratici arrivarono al 20,5%. Il rischio per i socialdemocratici è quello di entrare in una coalizione senza una grande possibilità di contrattare le proprie condizioni. Resta poi un altro interrogativo sulla nuova leadership che dovrà guidare il partito di sinistra: la sfida è tra Olaf Scholz, Lars Klingbeil e il politico più popolare in Germania, Boris Pistorius. Inoltre, Scholz rimarrà cancelliere fino al giuramento di un nuovo governo, ma quando sarà costituito il nuovo Bundestag rimarrà senza alcun potere. In realtà, la guida socialdemocratica non sembra affatto preoccupata per la sconfitta, visto che tra le sue intenzioni per domenica c’è quella di “praticare un po’ di sport” e di festeggiare il compleanno della moglie Britta Ernst, secondo le attestazioni del portavoce del governo tedesco Steffen Hebestreit.
Il Cdu ha qualche problema con le future alleanze
Con i liberali che rischiano di non superare la soglia di sbarramento, la Cdu potrebbe fare fatica a costruire una nuova coalizione, vista la contrarietà del Csu ad allearsi con i verdi. Di un’alleanza con l’Afd non se ne parla nemmeno, nonostante la destra abbia aiutato i centristi liberali a depositare le proposte sui migranti al Bundestag. Il Cdu/Csu dovrà comunque tener conto che l’ultima coalizione tripartita tra liberali, socialdemocratici e ambientalisti è fallita clamorosamente e che più persone si siederanno al tavolo, più sarà difficile creare una situazione favorevole per le alleanze dopo le elezioni, secondo gli osservatori. Il leader della Cdu Friedrich Merz ha affermato di voler costruire una coalizione entro il periodo pasquale, vista la complessità politica dello scenario internazionale.