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Germania, terrore prima del voto: un siriano ha tagliato la gola a un turista. Voleva fare strage di ebrei

Berlino sotto choc

Germania, terrore prima del voto: un siriano ha tagliato la gola a un turista. Voleva fare strage di ebrei

Cronaca - di Leo Malaspina - 22 Febbraio 2025 alle 13:36

E’ un rifugiato siriano e richiedente asilo di 19 anni il giovane che ieri sera nel quartiere Mitte in centro a Berlino ha accoltellato al collo un turista spagnolo, al Memoriale dell’Olocausto. Lo scrive la Bild. L’aggressore è stato arrestato dalla polizia con il coltello ancora in mano. Gli inquirenti sospettano che il crimine sia stato ”politicamente motivato”, secondo informazioni della Bild. Il 19enne vive in un centro di accoglienza per rifugiati a Lipsia. Le stanze del centro sono attualmente sottoposte a perquisizione da parte degli agenti della polizia.

Voleva uccidere perché nutriva odio verso gli ebrei: ha aggredito con un coltello un turista spagnolo sui 30 anni nei pressi del Memoriale dell’Olocausto a Berlino. Lo ha confessato lui stesso durante l’interrogatorio, precisando di aver maturato questa decisione da diverse settimane. Ma guarda caso, nel fine settimana in Germania si vota.

Germania: il siriano e l’aggressione al turista spagnolo

Secondo quanto riferito dalla Bild, gli investigatori hanno trovato nello zaino del sospetto aggressore un Corano, un tappeto da preghiera e la presunta arma del delitto, un coltello da caccia. Il giovane si è avvicinato alla vittima da dietro e ha cercato di tagliarle la gola. Lo spagnolo è stato ferito gravemente e solo grazie al rapido intervento dei soccorritori e ad un intervento chirurgico d’urgenza a cui è stato sottoposto non è più in pericolo di vita.

Il siriano, identificato come Wassim al-M., era arrivato in Germania nel 2023 senza la famiglia, attraverso la Serbia. Nel luglio dello stesso anno aveva presentato domanda di asilo e a Lipsia era stato preso in carico dall’ufficio per l’assistenza ai minori. Durante l’interrogatorio, avrebbe dichiarato: “Le forze di Assad mi hanno dato la caccia, mi hanno imprigionato e torturato”. Vive in un centro di accoglienza per rifugiati nel quartiere Zentrum-Nord di Lipsia, con circa 230 posti letto. Non è chiaro quando si sia radicalizzato né quando abbia elaborato il suo piano per l’attacco.

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di Leo Malaspina - 22 Febbraio 2025