
Cybersicurezza
Hacker filorussi di nuovo in azione contro l’Italia. Ma a finire “oscurati” sono loro
Quarto giorno nel mirino per i nostri siti: colpiti i settori giustizia, finanziario e trasporti. Ma l'Acn vigila e la rete tiene e alla fine i siti bloccati sono quelli dei pirati informatici
Quarto giorno di attacchi ai siti italiani da parte degli hacker filorussi di NoName057. Secondo quanto emerso, diversi soggetti nazionali dei settori giustizia, finanziario e trasporti sono finiti nel mirino. Non vi sarebbero comunque particolari disservizi: l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) è entrata in azione tempestivamente intercettando il traffico anomalo e, dopo aver verificato se si trattasse di un attacco e stabilito il possibile impatto, ha avvisato le realtà bersaglio e offerto supporto e consigli di mitigazione.
Quarto giorno di attacchi da parte degli hacker filorussi: i siti presi di mira
Gli attacchi hacker, di tipo Ddos (Distributed denial of service), erano partiti lunedì, coinvolgendo siti italiani di aeroporti e di trasporto pubblico, come forma di “rappresaglia” per le parole di Mattarella sulla Russia, al centro di un duro quanto ingiustificato atto d’accusa da parte di Mosca. Martedì erano stati coinvolti siti web istituzionali italiani, delle forze di polizia e del trasporto pubblico. Ieri erano stati coinvolti circa 20 siti web italiani del settore finanza e di produzione armi.
Disfatta per i pirati informatici: i canali oscurati sono i loro
I bersagli presi di mira oggi sono analoghi a quelli di ieri: finanza (Mediobanca, NexiGroup) e produzione armi (Fiocchi, Benelli). Fra i siti colpiti anche quelli del porto di Olbia e Golfo Aranci, Porti di Roma (Civitavecchia-Fiumicino-Gaeta) e di Atb Bergamo. Ma mentre l’impatto dell’attacco è stato contenuto, il canale Telegram di NoName057 è stato oscurato. Una disfatta di cui lo stesso gruppo di hacker ha dato comunicazione sul proprio profilo X: «I nemici – si lege – hanno di nuovo abbattuto tutti i nostri canali e gruppi su Telegram».