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Medio Oriente
Hamas “concede” tre ostaggi per sabato. Israele lancia l’ultimatum: «Tutti o sarà guerra»
Attesi a Ciampino i bambini palestinesi evacuati da Gaza. L'Italia pronta a curarli
La fragile tregua tra Israele e Hamas scricchiola sotto il peso di dichiarazioni e ultimatum. Il gruppo islamista ha confermato il rilascio di tre ostaggi israeliani per sabato, ma il governo di Benjamin Netanyahu pretende la liberazione di tutti gli israeliani rapiti, pena la ripresa delle ostilità. «Se Hamas non rilascerà gli ostaggi israeliani entro sabato, Israele riprenderà la guerra come promesso dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump», ha avvertito il ministro della Difesa Israel Katz, sottolineando che la nuova offensiva sarà più intensa della precedente e non si fermerà finché il gruppo terrorista non sarà sconfitto. »
Diplomazia al lavoro per tenere Israele e Hamas al tavolo
Egitto e Qatar cercano disperatamente di mantenere in vita l’accordo sul cessate il fuoco, convincendo entrambe le parti a rispettarne i termini. «I mediatori hanno offerto garanzie che Israele rispetterà l’accordo e inizierà veri negoziati per la seconda fase», riferiscono fonti di Hamas citate dal quotidiano arabo Asharq Al-Awsat. E ancora «l’atmosfera è incoraggiante». Ma la tensione resta altissima.
Operazioni militari in Cisgiordania
Nel frattempo, la Cisgiordania continua a essere teatro di scontri. L’esercito israeliano ha annunciato di aver arrestato oltre 90 militanti palestinesi nell’ultima settimana, sequestrando armi e neutralizzando ordigni esplosivi. Anche nel sud di Gaza, secondo quanto riporta Al Jazeera, le forze israeliane hanno colpito obiettivi nei pressi di Khan Younis, a conferma che il conflitto non ha mai davvero cessato di esistere.
L’Italia accoglie i bambini palestinesi malati
In questo contesto, l’Italia resta in prima fila sul fronte dell’impegno umanitario. Stasera, all’aeroporto di Ciampino, atterrerà un gruppo di minori palestinesi affetti da patologie oncologiche, evacuati da Gaza per essere curati nei nostri migliori ospedali. L’operazione, coordinata dall’Unità di Crisi della Farnesina, ha visto il coinvolgimento dell’ambasciata italiana a Tel Aviv e delle autorità israeliane, che hanno consentito il passaggio dei bambini e delle loro famiglie attraverso l’Egitto. Il programma rientra nel più ampio impegno italiano nell’iniziativa Food for Gaza, che mira a fornire sostegno concreto alla popolazione palestinese.
Israele: “Nessun invio di macchinari pesanti a Gaza”
Nel frattempo, un altro problema all’orizzonte: la richiesta di materiali a “doppio uso”, potenzialmente impiegabili dalle milizie sul campo. Israele ha opposto un netto rifiuto, ribadendo che «camper e macchinari pesanti non entreranno a Gaza». Omer Dostri, portavoce di Netanyahu, ha smentito le notizie diffuse da Al Jazeera riguardo a un presunto accordo che avrebbe permesso l’ingresso di queste attrezzature. «Fake news, non ha alcun fondamento», ha detto Dostri, chiudendo la porta a qualsiasi apertura in questo senso.
L’Egitto prepara il piano di ricostruzione
Nel mezzo del caos, l’Egitto si prepara a presentare un piano di ricostruzione per Gaza, assicurando che i palestinesi resteranno sulla loro terra. Il ministero degli Esteri del Cairo ha ribadito l’importanza di un progetto sostenibile per la Striscia, senza deportazioni forzate. L’obiettivo è collaborare con la Casa Bianca per raggiungere «una pace globale e giusta nella regione».