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Il caso Delmastro dimostra la capacità della sinistra di creare la storia “al contrario”

La provocazione

Il caso Delmastro dimostra la capacità della sinistra di creare la storia “al contrario”

Cosa dimostra la vicenda Cospito? Che la sinistra è ancora forte nella costruzione di una falsa narrazione tanto da riuscire a ribaltare una verità scomoda. Troppo scomoda

Il punto - di Andrea Moi - 23 Febbraio 2025 alle 11:18

Siamo in Sardegna, in un carcere di massima sicurezza con detenuti legati a reati di mafia e terrorismo. Una delegazione parlamentare di Fratelli d’Italia e della Lega, ha scelto in segretezza di incontrare un noto eversivo di destra, che sta svolgendo uno sciopero della fame contro il 41bis. Il personaggio, noto suprematista bianco e xenofobo, è colpevole di aver organizzato attentati terroristici e di aver gambizzato una persona. Nonostante il profilo violento, la delegazione di politici di centrodestra, vuole comunque che questo incontro avvenga, ma per farlo sceglie la via della segretezza.

A tu per tu con il terrorista

Il colloquio con il terrorista dura alcuni minuti e ha come oggetto le condizioni in prigione dei detenuti con il 41bis. Al termine dell’incontro, il prigioniero suggerisce alla delegazione parlamentare di andare a parlare coi mafiosi detenuti all’interno dello stesso carcere, così da avere una visione più ampia della situazione sulle condizioni carcerarie. I parlamentari accettano e si recano da alcuni dei mafiosi più “celebri” rinchiusi nel carcere di Sassari. A quanto pare, anche questi si lamentano delle condizioni troppo dure del 41bis. La visita volge al termine. I deputati, dopo aver incontrato in segretezza un terrorista e alcuni boss mafiosi, escono dal carcere senza dichiarare alla stampa che tipo di colloqui hanno avuto.

L’incontro riservato, diventa di dominio pubblico. Esplode lo scandalo

Pochi giorni dopo sui giornali appare un primo racconto. Quello che doveva essere un incontro riservato, diventa di dominio pubblico. Un politico di sinistra, prende la palla al balzo e denuncia a media e Parlamento il caso. È subito scandalo. Report dedica un’intera puntata per ricostruire la rete che lega terrorismo di destra, mafia e politica. Piazzapulita la segue. I giornali fanno piovere inchiostro su quello che sembra a tutti gli effetti uno scandalo da prima pagina. Com’è possibile che un gruppo parlamentare abbia voluto incontrare, in segreto, alcuni rappresentati del terrorismo e dell’antistato? C’è imbarazzo tra le fila del centrodestra. Alcuni rappresentanti presenti nella visita al carcere, sono costretti a dimettersi. Il politico di sinistra che ha denunciato il caso partecipa a eventi in tv, riceve premi e riconoscimenti. Ha smascherato un operazione politica losca, d’altronde, se non lo fosse stata, perché mai sarebbe stata scelta la via della segretezza?

La storia al contrario

Bene. Tutto quello che avete letto è il riassunto del caso Delmastro, visto al contrario. Ossia, cosa sarebbe successo se al posto della delegazione del PD e di Avs al carcere di Sassari, ci fosse stata una delegazione di Lega e FdI e se al posto di Cospito, ci fosse stato un terrorista di destra. Cosa dimostra il caso Delmastro? Che la sinistra è ancora forte nella costruzione di una narrazione tanto da riuscire a ribaltare una scomoda verità, utilizzando pretesti tecnici e facendo leva sull’aiuto del terzo potere. Delmastro è stato condannato in primo grado a 8 mesi per rivelazione di segreto d’ufficio per una notizia che era in realtà già apparsa sui giornali. I deputati di PD e Avs gongolano ma sono sicuri che gli italiani siano caduti nel loro tranello?

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di Andrea Moi - 23 Febbraio 2025