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Fantapolitica

Il Fantasanremo della sinistra: Pd e 5 Stelle a corto di idee, si copiano pure la satira

La sinistra si crede simpatica, invece segna l'ennesimo autogol

Cronaca - di Alice Carrazza - 12 Febbraio 2025 alle 16:40

C’è chi punta alla standing ovation e chi, invece, finisce per esibirsi in una serata cover fuori tempo. Mentre l’Ariston accoglieva la prima del Festival di Sanremo, sui social del Partito democratico e del Movimento 5 stelle andava in scena un’esibizione che più che satira somigliava a una parodia malriuscita di loro stessi. Due post, due tentativi di attacco al governo attraverso il Fantasanremo, ma nessun accordo tra i due partiti: la solita confusione di un campo largo che più che allargarsi, si estingue.

Fantasanremo, la patetica satira di Pd e M5s

Il Pd, con l’aria di chi crede di aver trovato la chiave ironica del momento, pubblica un post con la squadra scelta per il Fantasanremo. In alto spicca «Telemeloni 1» parodia di Rai 1, «Trump Fan Club Italia». In cima al post campeggia “Telemeloni 1”, parodia di Rai 1, mentre il nome della squadra – «Trump Fan Club Italia» – è l’ennesima dimostrazione di un’opposizione che non digerisce l’asse tra le destre sulle due sponde dell’Atlantico. La formazione di governo viene trasformata in una scaletta musicale, con titoli imbarazzanti: «Sparirò» per Giorgia Meloni, «Dimettersi Mai» per Daniela Santanchè, «Il mio chiodo fisso» per Matteo Salvini, fino a «Destinazione Libia» per il Guardasigilli Carlo Nordio. Anche Matteo Piantedosi in gara con «Giovane Fuorilegge», mentre Augusta Montaruli finisce con «Bau Bau».

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Stonati e scoordinati: un flop a sinistra

Non da meno il Movimento 5 stelle, che in una scombinata competizione interna per il sarcasmo titola il proprio post «Fantameloni». La loro formazione vede la premier con la musica «Albania portami via». Salvini che gareggia con «Chiodo fisso». Tajani con «La mia banca suona il rock». E Santanchè con «Io resto qui», mentre Lollobrigida e Nordio vengono rispettivamente assegnati a «Ferma quel treno» e «Di fiasco in fiasco». Anche qui Montaruli torna con il tormentone del «Bau Bau», che forse, più che far ridere, denuncia una vera e propria carenza di fantasia. Non c’è da meravigliarsi: privi di idee sul piano politico, figuriamoci sul quello musicale…

FdI: “La loro musica è sempre la stessa musica, con noi è cambiata”

La replica di Fratelli d’Italia non si fa attendere, e colpisce dove fa più male: fatti alla mano. Il partito di governo risponde con un post in grafica a carosello che liquida la questione con un taglio netto e pungente: «Vincitori della serata cover. Cantano: Partito democratico e Movimento cinque stelle», con il brano intitolato «Il plagio». Il finale è ancora più diretto: «La loro musica è sempre la stessa, con noi è cambiata». A suggellare il colpo, la descrizione affonda ulteriormente il colpo: «Copiereste mai il Pd e i grillini? No, neppure se ci tagliassero una mano», una stoccata perfettamente calibrata sulla dichiarazione della cantante Elodie che, alla domanda «voteresti mai per Giorgia Meloni?», aveva risposto: «Neppure se mi tagliassero una mano».

Quello che emerge da questo siparietto social è l’ennesima prova della fragilità del campo largo. Se fosse davvero un’orchestra, la direzione sarebbe in mano a due direttori che suonano spartiti diversi, senza neanche preoccuparsi di accordarsi sulla melodia. L’unico risultato è una cacofonia politica che non diverte. Non incide. E, anzi, finisce per risuonare come l’ennesima conferma di un’opposizione incapace persino di sincronizzarsi sulla battuta.

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di Alice Carrazza - 12 Febbraio 2025