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«Con i conservatori è tornato il buon senso. È il momento di riunirci sotto un’unica bandiera»

Il discorso di Nicola Procaccini, co-presidente di Ecr e di presidente della Fondazione New Direction, all'evento dei conservatori britannici a Londra, in una staffetta ideale con il Cpac di Washington

Politica - di Nicola Procaccini - 22 Febbraio 2025 alle 18:43

Proponiamo un estratto del discorso che Nicola Procaccini, co-presidente del Gruppo Ecr al Parlamento europeo ed esponente di Fratelli d’Italia, ha pronunciato a Londra nel suo primo intervento pubblico in qualità di presidente di New Direction, la fondazione ufficiale dei Conservatori europei fondata da Margaret Thatcher. L’occasione è stata la prestigiosa serata al Plaisterers’ Hall, l’evento annuale più importante per i Conservatori britannici, promosso da ARC – Alleanza per la Cittadinanza Responsabile e curato dalla baronessa Philippa Stroud, membro della Camera dei Lord. Un appuntamento che, con oltre 300 ospiti, si è inserito idealmente nel calendario internazionale del conservatorismo, in una staffetta simbolica con il CPAC di Washington, in corso fino a domenica.

Il discorso di Nicola Procaccini a Londra

È un onore per me essere qui, in qualità di leader del più grande gruppo di politici conservatori al Parlamento europeo e di presidente di New Direction, fondazione politica impegnata a promuovere le idee del movimento conservatore in Europa.

Quest’anno segna due importanti anniversari storici per il movimento conservatore in Occidente. Due settimane fa abbiamo celebrato il cinquantesimo anniversario dell’ascesa di Margaret Thatcher alla guida del Partito conservatore britannico e, a ottobre, festeggeremo il centesimo anniversario della sua nascita.

Ricorre inoltre il centenario della nascita di William F. Buckley Jr., fondatore della rivista National Review e padre della moderna alleanza conservatrice, che contribuì a portare Ronald Reagan alla vittoria.

Cito questi anniversari perché segnano punti di svolta fondamentali nella storia del nostro movimento. Buckley, Thatcher, Reagan e molti altri furono i cosiddetti “fusionisti”, costruttori di coalizioni che cambiarono il mondo. Grazie a questi leader, l’Occidente ha conosciuto una prosperità economica senza precedenti, si è unito attorno a una causa comune ed è riuscito a vincere la Guerra Fredda. Ancora oggi beneficiamo dell’ordine mondiale che essi hanno contribuito a stabilire.

“Il conservatorismo è la politica della realtà”

Ma menziono questi anniversari anche per un altro motivo: il movimento conservatore sta attraversando una nuova fase di grande riallineamento. Ancora una volta, deve rispondere ai cambiamenti in atto. Negli ultimi anni, i conservatori e i partiti tradizionali di centrodestra si sono smarriti, intrappolati in un vuoto ideologico e incapaci di rappresentare gli stessi gruppi sociali che un tempo difendevano.

Come disse William Buckley: «Il conservatorismo è la politica della realtà». A questa citazione vorrei aggiungerne un’altra, di un mio punto di riferimento intellettuale, il compianto Sir Roger Scruton: «Il conservatore è colui che comprende la propria società dall’interno, la ama e la difende».

Noi conservatori dobbiamo ritrovare il legame con la realtà e riaffermare la difesa di una società che, a mio avviso, comprendiamo meglio di una sinistra ossessionata dal cambiarla.

“In Italia abbiamo riportato il buon senso”

In Italia lo abbiamo già fatto. Il mio partito, Fratelli d’Italia, sotto la guida di Giorgia Meloni, ha costruito una nuova coalizione di destra, capace di rappresentare i lavoratori e le lavoratrici comuni. Negli ultimi anni, abbiamo riportato un po’ di buon senso e responsabilità nella vita di milioni di italiani.

Come leader del Gruppo conservatore al Parlamento europeo, vedo ogni giorno l’importanza di costruire nuove coalizioni e trasformarle in un movimento capace di ottenere la vittoria. Abbiamo visto esempi simili in tutto il mondo: con la vittoria di Donald Trump e Javier Milei, con la reinvenzione del Partito conservatore canadese guidato da Pierre Poilievre e con la nuova direzione del Partito Liberale australiano sotto Peter Dutton.

“Riunire i conservatori sotto un’unica bandiera”

Costruire queste nuove coalizioni è fondamentale per rafforzare il conservatorismo, radicandolo in un fusionismo moderno. È il momento di riunire i conservatori sotto un’unica bandiera e di radunarci insieme.

Il dibattito di questa sera, che sono orgoglioso che New Direction abbia promosso, esaminerà come il fusionismo, sia quello storico che quello più recente, possa aiutarci a tornare a vincere le elezioni e garantire il nostro futuro.

Che si tratti di neoconservatori o conservatori nazionali, di liberali classici o di democratici cristiani, condividiamo una convinzione fondamentale: fermare l’avanzata del socialismo, del wokismo e del progressismo in Occidente, e riportare il buon senso al centro della politica.

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di Nicola Procaccini - 22 Febbraio 2025