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Papa al Gemelli

Il Pontefice ricoverato

Il Papa al Gemelli in lieve miglioramento, ma i medici non sciolgono la prognosi. “È l’ora della speranza contro ogni speranza”

Il Santo Padre migliora, ma a preoccupare medici e fedeli è un'insufficienza renale: le sue condizioni rimangono critiche

Cronaca - di Bianca Conte - 24 Febbraio 2025 alle 19:17

Papa Francesco ricoverato al Gemelli dallo scorso 14 febbraio per una polmonite bilaterale migliora, ma la prognosi resta riservata. «Le condizioni cliniche del Santo Padre nella loro criticità dimostrano un lieve miglioramento», fa sapere il Vaticano aggiornando sullo stato di salute del Pontefice, aggiungendo al bollettino: «Anche nella giornata odierna non si sono verificati episodi di crisi respiratorie asmatiforme; alcuni esami di laboratorio sono migliorati».

Il Papa al Gemelli: condizioni in lieve miglioramento

E il mondo tira un sospiro di sollievo apprendendo che, da sabato sera, Papa Francesco «non ha presentato ulteriori crisi respiratorie». Che la notte tra domenica e lunedì «è trascorsa bene», e che l’umore, al risveglio di lunedì, «è buono: le terapie proseguono, non ci sono dolori». Poi però, quel tornare a più riprese a distanza di ore, su quella che sarebbe «una iniziale, lieve, insufficienza renale, allo stato sotto controllo», palesata da alcuni esami, e che è il punto che meno rassicura tutti, nonostante i bollettini medici riportino di una difficoltà che stanno trattando e che, scrive non a caso il Corriere della sera in queste ore, «per quanto lieve, in un uomo di 88 anni alle prese con una polmonite bilaterale e il relativo rischio che l’infezione si estenda», genera preoccupazione e allarme.

Ma i medici non sciolgono la prognosi

Quel che è certo, al netto di aggiornamenti e testimonianze di chi è vicino al Santo Padre in queste ore difficili, è che la navigazione procede a vista. E che, dopo una notte tranquilla, Papa Francesco sta proseguendo le terapie e si nutre normalmente. «L’umore è buono» e «non ha dolori», aggiunge in calce la Santa Sede. Che poco fa ha reso noto che «continua l’ossigenoterapia, anche se con flussi e percentuale di ossigeno lievemente ridotti». E che «i medici, in considerazione della complessità del quadro clinico, in via prudenziale non sciolgono ancora la prognosi».

Il geriatra: «A preoccupare di più è l’insufficienza renale»

Intanto, all’undicesimo giorno di ricovero al decimo piano del Policlinico Gemelli di Roma, si conferma che le condizioni del Pontefice rimangono critiche. Come rileva a sua volta tra gli altri, parlando con l’Adnkronos Salute, Nicola Ferrara, docente di Geriatria all’Università Federico II di Napoli. «Le condizioni di Papa Francesco sono evidentemente serie – ha asserito Ferrara all’agenzia di stampa –. Ma, come medico, ciò che più preoccupa è l’insufficienza renale. Siamo tutti in apprensione per il Santo Padre, ma sappiamo anche che è in ottime mani sul piano delle cure, e non solo».

«Ma il Papa al Gemelli è in ottime mani»

Aggiungendo anche: «L’età avanzata e le condizioni del paziente destano attenzione e ansia. Dai dati che abbiamo – continua il geriatra – il problema renale crea allarme perché si tratta di una comorbidità generalmente critica. L’insufficienza renale influenza molte funzioni. In letteratura è descritta come una delle cause che modifica in maniera assai sensibile la prognosi. Ma sappiamo anche che l’assistenza è di altissimo livello», ribadisce il professionista in calce.

Il cappellano del Gemelli tra preghiera e ansia: «Apprensione alle stelle»

Intanto, in attesa della diretta streaming del rosario da Piazza San Pietro, da dove da questa sera prenderà il via una maratona di preghiera, Don Nunzio Currao, cappellano del Gemelli, oggi ha tenuto una riflessione durante l’adorazione eucaristica che, come spiega all’Adnkronos, è «venuta dal cuore». E, guidando la preghiera  effettuata al Gemelli proprio per Papa Francesco, ha contestualmente spiegato che «l’apprensione per il Papa è alle stelle, ed è come quella che si ha per un padre». Ma, ha aggiunto anche, «è l’ora della speranza».

«È l’ora della speranza contro ogni speranza»

Specificando ulteriormente: «In questo momento vorrei che chiedessimo la stessa fede di Abramo, la spes contra spem, la speranza contro ogni speranza». E sono proprio queste parole pronunciate dall’assistente spirituale del Gemelli che, se da un lato invitano alla preghiera e alla speranza, dall’altra mettono un’ombra sul cuore.

 

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di Bianca Conte - 24 Febbraio 2025