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Italia-Emirati pioggia di investimenti e accordi storici: “Roma partner commerciale più importante d’Europa”

Le opportunità di collaborazione sono immense

Economia - di Alice Carrazza - 24 Febbraio 2025 alle 19:48

La visita di Stato in Italia di Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan, presidente degli Emirati Arabi Uniti, segna un punto di svolta nelle relazioni bilaterali tra i due Paesi. Un incontro di altissimo livello, ospitato da Giorgia Meloni a Palazzo Chigi, che ha portato alla firma di oltre 40 accordi e all’annuncio di un investimento emiratino in Italia pari a 40 miliardi di dollari. Non si tratta solo di cifre, ma di una visione condivisa: un partenariato strategico che guarda al futuro, con settori chiave come intelligenza artificiale, industria avanzata, infrastrutture digitali, energia, difesa ed esplorazione lunare.

Un sodalizio rafforzato

«L’incontro ha confermato il livello di straordinaria eccellenza raggiunto nelle relazioni bilaterali tra Italia ed Emirati Arabi Uniti negli ultimi due anni», sottolinea una nota di Palazzo Chigi. Un riconoscimento che arriva dopo la visita di Meloni negli Emirati nel marzo 2023 e che oggi si traduce in una cooperazione destinata a consolidarsi ulteriormente.

Gli accordi non si limitano infatti alla sfera istituzionale, ma coinvolgono anche il settore privato, con la partecipazione di oltre 200 operatori economici italiani ed emiratini in un business forum che ha fatto da catalizzatore per nuove opportunità.

Emirati: “L’Italia è il partner commerciale più importante in Europa”

«Nell’Eurozona, l’Italia è il partner commerciale più importante e intendiamo accelerare il progresso» di questa relazione». Così Thani bin Ahmed al-Zeyoudi, ministro emiratino per il Commercio estero, che ha poi rivolto un chiaro «invito alla comunità imprenditoriale italiana a esplorare la nazione». Il ministero dell’Economia emiratino sarà pronto a garantire «pieno sostegno» agli investitori italiani «per qualsiasi progetto nella regione», ha voluto poi sottolineare.

«Nel 2024 il commercio bilaterale non petrolifero ha raggiunto i 14,1 miliardi dollari, con un aumento del 21,1% rispetto al 2023». Numeri che testimoniano, ha aggiunto, «l’importanza strategica» dell’Italia per gli Emirati Arabi Uniti.

Uno sguardo particolare è rivolto al continente africano, definito dal ministro «una priorità commerciale e di investimento» per Abu Dhabi. «L’Africa è un continente in ascesa. Insieme, possiamo contribuire a sbloccare il suo potenziale», ha concluso.

Energia, Ai e data center: i pilastri della cooperazione

Tra le intese di maggior rilievo, spiccano quelle siglate da Eni, che ha avviato collaborazioni con Masdar e Taqa Transmission per la realizzazione di un’interconnessione elettrica tra Italia e Albania. Inoltre, Eni, Mgx Fund Management Limited e Group 42 Holding hanno firmato una lettera d’intenti per lo sviluppo di un campus di data center a energia pulita.

Sempre sul fronte delle rinnovabili, Enel e Masdar esploreranno opportunità di business in Italia, Spagna, Germania, Regno Unito e Stati Uniti, mentre Fincantieri ed Edge Group hanno siglato un memorandum per la collaborazione nel settore subacqueo. Un ulteriore accordo è stato raggiunto sul tema anche con l’appoggio di Intesa San Paolo e Masdar.

Difesa e sicurezza: un nuovo livello di cooperazione

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha firmato un accordo per il rafforzamento della collaborazione tra Italia ed Emirati nel settore della difesa. «Questa firma rappresenta un passo concreto per intensificare la nostra collaborazione con un Paese a cui siamo legati non solo da una fortissima amicizia, ma anche da una comune visione e impegno condiviso per la stabilità e la sicurezza globale», ha dichiarato Crosetto.

L’intesa prevede una cooperazione non solo a livello militare, ma anche industriale, con l’obiettivo di favorire la crescita dell’industria italiana della difesa. «È fondamentale collaborare e far crescere insieme le nostre Forze armate», ha specificato.

L’asse Italia-Emirati nell’economia globale

Secondo il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, «sono 600 le imprese italiane presenti negli Emirati, con 11,5 miliardi di investimenti». Un rapporto che rappresenta una «straordinaria opportunità di crescita per la nostra industria, che ha grande vocazione nell’export». Sulla stessa linea anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso: «Italia ed Emirati segnano così un salto di qualità nelle relazioni economiche e industriali, realizzando un’alleanza strategica sul futuro».

Piano Mattei e cooperazione con l’Africa

Nel quadro del Piano Mattei per l’Africa, Meloni e Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan hanno ribadito l’intenzione di rafforzare la cooperazione trilaterale con le Nazioni africane, creando un partenariato istituzionale per favorire investimenti nel settore energetico e idrico. Per Abu Dhabi il continente nero è infatti «una priorità commerciale e di investimento».

«L’Africa è un continente in ascesa. Insieme, possiamo contribuire a sbloccare il suo potenziale», ha spiegato il ministro al-Zeyoudi. In questo contesto, Sace ha dunque siglato un’intesa con Amea Power per facilitare investimenti in Africa e Medio Oriente fino a 250 milioni di dollari. Su questa scia, Cassa Depositi e Prestiti ha siglato tre nuove intese per sostenere le imprese italiane ed emiratine e promuovere progetti strategici sull’altra sponda del Mediterraneo, in linea con gli obiettivi del modello Meloni.

Spazio, high tech e agroalimentare: intesa a tutto campo

Per di più, due accordi fondamentali sono stati firmati tra l’Agenzia spaziale italiana(ASI) e le controparti per future missioni di esplorazione lunare e interplanetaria. L’Italia, attraverso l’Asi, giocherà un ruolo chiave nella missione Rashid Rover 3, fornendo il Moon Infrared Spectrometer(MIS), un avanzato spettrometro a infrarossi che sarà integrato nel carico utile del rover. Lo strumento italiano è basato sul design e sulle componenti dello spettrometro Ma_Miss attualmente a bordo del rover Rosalind Franklin della missione ExoMars dell’Agenzia Spaziale Europea.

Nel settore agroalimentare, un’ulteriore intesa tra il Consorzio Melinda e il Lulu Group porterà le celebri mele trentine nei supermercati mediorientali, mentre nel corso della giornata a Parco dei Principi si è evidenziato anche il ruolo dell’Italia nella sicurezza alimentare globale.

Investimenti per la ricerca: un impegno condiviso

In ultimo, ma non meno importante, ci sarà impegno anche sul piano di ricerca e sviluppo. Il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha firmato un memorandum of understanding con il Ministero dell’Istruzione emiratino per rafforzare la collaborazione in ambito accademico e scientifico. «Italia ed Emirati Arabi Uniti uniscono le forze per ampliare gli orizzonti della conoscenza, scambiarsi idee e risorse. Questo accordo non solo apre la strada a progetti innovativi ma aiuta anche a costruire una rete solida di collaborazione che avrà sicuramente un impatto positivo sul futuro di entrambi i Paesi», ha concluso Bernini.

Si punta a favorire lo scambio tra le istituzioni di alta formazione: dalle informazioni su questioni scientifiche e tecnologiche di interesse comune, al personale accademico e amministrativo qualificato, passando per la cooperazione tra la Commission for Academic Accreditation(Caa) negli Eau e l’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca(Anvur).

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