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Agricoltori in piazza
La marcia su Londra dei trattori contro la sinistra è un successo. Quella contro la Meloni no…
La marcia su Londra dei trattori contro il governo di sinistra presieduto da Keir Starmer si è rivelata un successo, il contrario di quella che ha avuto luogo a Roma sabato contro il ministro Lollobrogida e Coldiretti, catastrofica nei contenuti e nei numeri, visto che solo sei trattori sono riusciti ad entrare nel Gra…
Massiccia, invece, l’adesione dei contadini inglesi che hanno invaso la strada londinese di White Hall nel quartiere di Westminster per la terza volta in quattro mesi: l’obiettivo era quello di ottenere la revisione del piano d’imposta sulle successioni territoriali. La manifestazione è stata organizzata dall’associazione “Save british farming” e il nome della marcia è “Cambia il tuo accordo, Starmer” (Change your tune, Starmer), stando a quanto riporta l’Indipendent.
Nigel Farage, storico leader del movimento di opinione della Brexit e del partito Reform Uk, ha chiesto la fine delle “tasse mortali” durante un intervento alla fattoria di Belmont nel nord ovest di Londra. Durante un incontro con il gruppo Farmers to action, ha ribadito il suo “no alle tasse mortali, punto e basta. Bisogna porre fine al provvedimento”. “Hanno torto, sono immorali a tutti i livelli”, ha poi concluso il leader di Reform Uk parlando dei politici e delle tasse che hanno fatto infuriare gli agricoltori.
La marcia su Londra dei trattori contro le tasse del governo
Alle precedenti proteste, hanno partecipato decine di migliaia di trattori e agricoltori, che si sono spostati nella capitale per l’evento. I contadini hanno marciato contro la decisione della cancelliera ed economista socialista Rachel Reeves, che vorrebbe estendere l’imposta di successione ai terreni agricoli. Liz Webster, fondatrice di Sbf, ha accusato la parlamentare progressista di aver favorito una crisi alimentare all’interno del Regno unito. Il vice presidente della Country land and business, rivolgendosi ai politici, ha affermato che l’attuale problema “li perseguiterà finché non capiranno il senso”. “La protesta contro queste riforme fiscali è sempre più forte e stiamo lavorando per unire l’intera industria britannica per il bene comune”, ha poi aggiunto.