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Papa aborto

“L’aborto pratica omicida, recide la fonte della speranza”: il Papa apre il summit sui diritti dei bambini

Politica - di Redazione - 3 Febbraio 2025 - AGGIORNATO 3 Febbraio 2025 alle 16:53

“Ascoltare i bambini che oggi vivono nella violenza, nello sfruttamento o nell’ingiustizia serve a rafforzare il nostro ‘no’ alla guerra, alla cultura dello scarto e del profitto: in cui tutto si compra e si vende senza rispetto né cura per la vita, soprattutto quella piccola e indifesa”. Papa Francesco ha aperto il Summit internazionale sui diritti dei bambini con discorso toccante,  in cui ancora una volta ha pronunciato parole decise contro l’aborto. “In nome di questa logica dello scarto, in cui l’essere umano si fa onnipotente, la vita nascente è sacrificata mediante la pratica omicida dell’aborto”: è il monito del Pontefice. “L’aborto sopprime la vita dei bambini e recide la fonte della speranza di tutta la società”.

Il Papa al summit dei bambini: “Aborto pratica omicida”

“È importante ascoltare: dobbiamo renderci conto che i bambini piccoli osservano, comprendono e ricordano”: è l’indicazione di rotta per i partecipanti al Summit: “E con i loro sguardi e i loro silenzi ci parlano. Ascoltiamoli!”. L’aborto un omicidio. Anche nel settembre scorso pronunciò parole forti, ma coerenti alla dottrina della Chiesa, sull’aereo che lo riportava a Roma dal suo viaggio apostolico in Belgio. Una strenua difesa della vita, che ricordiamo, scetenò l’accusa di “ingerenza” da parte di associazioni femministe.

“Cari amici, vi ringrazio e vi incoraggio a valorizzare al massimo, con l’aiuto di Dio, l’opportunità di questo incontro. Prego perché il vostro contributo possa aiutare a costruire un mondo migliore per i bambini, e quindi per tutti! Mi dà speranza il fatto che siamo qui, tutti insieme, per mettere al centro i bambini, i loro diritti, i loro sogni, la loro domanda di futuro”. Naturalmente Papa Francesco ha tuonato contro le guerre che stano facendo strage di bambini.

“Non è accettabile ciò che purtroppo negli ultimi tempi abbiamo visto quasi ogni giorno- – duice col cuore in mano-: cioè bambini che muoiono sotto le bombe, sacrificati agli idoli del potere, dell’ideologia, degli interessi nazionalistici”. “In realtà, – sottolinea – nulla vale la vita di un bambino. Uccidere i piccoli significa negare il futuro”. “In alcuni casi i minori stessi – evidenzia il Pontefice – sono costretti a combattere sotto l’effetto di droghe. Anche nei Paesi dove non c’è la guerra, la violenza tra bande criminali diventa altrettanto micidiale per i ragazzi e spesso li lascia orfani ed emarginati. Anche l’individualismo esasperato dei Paesi sviluppati è deleterio per i più piccoli. A volte essi vengono maltrattati o addirittura soppressi da chi li dovrebbe proteggere e nutrire; sono vittime di liti, del disagio sociale o mentale e delle dipendenze dei genitori”.

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di Redazione - 3 Febbraio 2025