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Ostaggi israeliani
Lo choc dopo il dolore: “I piccoli Bibas uccisi a mani nude” e il corpo restituito non è di Shiri
Hamas ha consegnato i resti di una donna palestinese e si è giustificata parlando di "errore". Netanyahu: "Crudeltà senza limiti, pagheranno"
Gli esami israeliani sui corpi di Ariel e Kfir Bibas, riconsegnati ieri a Israele, smentiscono la versione di Hamas secondo cui i bambini sarebbero rimasti uccisi in un raid di Tel Aviv: i due piccoli, secondo quanto riferito dall’Idf, sono stati invece “brutalmente uccisi durante la prigionia a mani nude”. Non si tratta dell’unica scoperta scioccante emersa dall’esame delle ultime salme restituite: il dna estratto dai resti che Hamas ha dichiarato essere di Shiri Bibas non corrisponde a quello della mamma dei due piccoli ostaggi, ma sarebbe di una donna palestinese. “Hamas ha dimostrato un cinismo indescrivibile e una crudeltà che non conosce limiti, pagherà per questo”, ha commentato il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Israele, ha aggiunto, “agirà in modo risoluto per riportare a casa Shiri insieme a tutti i nostri ostaggi, sia vivi che morti, e garantire che Hamas paghi il prezzo intero per questa crudele e malvagia violazione dell’accordo’‘. Il presidente israeliano Isaac Herzog ha proclamato il lutto nazionale e ha a sua volta ribadito il “dovere supremo” dello Stato ebraico di ottenere la restituzione degli ostaggi, sia quelli vivi che i defunti.
Confermata, invece, l’identità del quarto ostaggio riconsegnato morto: è effettivamente il giornalista israeliano Oded Liftshiz.
Hamas parla di “errore” su Shiri Bibas
Hamas ha giustificato lo scambio del corpo della donna palestinese con quello di Shiri Bibas rilanciando la versione del bombardamento e parlando di un errore causato dal bombardamento nel luogo in cui si trovava la madre con i propri figli: i miliziani jihadisti hanno poi chiesto la restituzione del corpo della donna palestinese. Anche il funzionario di Hamas Ismail al-Thawabteh ha ribadito che i resti di Shiri Bibas sono stati mescolati con quelli di altre persone rimaste uccise durante un raid aereo israeliano. Successivamente, il gruppo fondamentalista islamico ha respinto il clamore creato in merito ai risultati del test del Dna, aggiungendo di essere intenzionato a rispettare l’accordo e confermando per sabato la liberazione degli ultimi sei ostaggi previsti dalla prima fase del cessate il fuoco. Si tratta di Tal Shoham, Omer Shem-Tov, Eliya Cohen, Omer Wenkert, Avera Mengistu e Hisham al-Sayed.
L’Idf: “Il corpo di Shiri sia restituito subito”
L’Idf ha chiesto che Hamas riconsegni immediatamente il corpo di Shiri Bibas dopo la violazione dei patti, affermando di condividere il profondo dolore della famiglia Bibas in questo momento difficile e che l’impegno per una rapida restituzione dei cittadini rapiti continuerà fino alla fine. Sul caso è intervenuto anche Adam Bohler, inviato speciale di Trump in Medio Oriente. “Se dovessi dare un consiglio a Hamas ora, non è solo di rilasciare immediatamente il suo corpo, ma abbiamo i corpi di quattro americani ancora lì e di un americano che deve tornare a casa”, ha detto nel corso di un’intervista con la Cnn. “Devono rilasciare tutti o affronteranno l’annientamento totale”, ha avvertito Bohler.
Rubio: ”Hamas è il male puro e va sradicato”
”Hamas è il male puro e va sradicato“, ha detto poi il segretario di Stato americano Marco Rubio durante un’intervista a Fox news. “Hamas non è un governo, non è un’ideologia, sono solo persone malvagie. Non permetteremo – ha aggiunto – che continui a detenere armi e a controllare un territorio ovunque nel mondo”. “Finché Hamas sarà a Gaza non ci sarà pace”, perché, è la sintesi del ragionamento di Rubio, con un gruppo come questo la convivenza nello stesso territorio sarebbe impossibile per chiunque.