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Lollobrigida, la sinistra si perde in un bicchiere d’acqua: “Non hanno colto il mio paradosso” (video)
Francesco Lollobrigida torna sulla polemica del giorno e ci scherza sopra: «Eccolo qui, un bel bicchiere d’acqua – dice il ministro dell’Agricoltura a BolognaFiere – Naturale, ottima. Da abbinare a qualsiasi cosa, perché ovviamente è un alimento sano. Ma come tutti gli alimenti, se assunti in quantità eccessiva possono produrre danni. Se molti dei vostri colleghi avessero avuto la pazienza di digitare la parola acqua, avrebbero trovato articoli di diversi giornali che denunciavano come gli eccessi anche di questo sanissimo prodotto, per eccellenza, potessero produrre danni».
Lollobrigida: creano una caricatura sulla mia frase sull’acqua
Tornando a parlare quindi di acqua, continua sorridendo il ministro: «In questa voglia di denunciare le incapacità del governo – è il sarcasmo di Lollobrigida – si creano caricature. Senza rendersi conto che chi disegna caricature non supportate da dati scientifici, o non cogliendo il paradosso che si andava a rilevare. Di vino si può parlare criminalizzando l’abuso, non il consumo. Così come, facendo l’esempio del miglior prodotto del pianeta e quindi l’acqua, non se ne deve parlare male, ovviamente, ma, anche in questo, ricordare che l’abuso può portare dei danni. Non lo dico io, lo dice la scienza. Il mio invito pubblico è quello di approfondire un po’, quindi», conclude il ministro Fratelli d’Italia.
A Bologna a Bologna: “Parlare male del vino è folle”
Lollobrigida ci arriva in tarda mattinata dopo un lungo tour tra gli stand a degustare diversi vini d’eccellenza, anche biologici, offerti dai produttori italiani regione per regione, a fianco banco dopo banco dell’europarlamentare europeo Fratelli d’Italia, Stefano Cavedagna. Spiega allora il ministro, interpellato a margine della conferenza a Bologna, dopo un confronto anche ieri con alcuni propri omologhi europei su questi temi e non solo: «In questi giorni si parla tanto di dazi. I dazi prevedono due nazioni o due unità commerciali, Europa e Stati Uniti, che discutono di questa possibilità. È un rischio e va ragionato. Ieri ho invitato i miei colleghi in Europa, però, a riflettere sulle cose che possiamo decidere in autonomia. L’Europa non deve crearsi danni da sola. Con la criminalizzazione di alcuni prodotti europei, che rappresentano asset strategici, non si rischia solo per le tariffe e quindi sulle chiusure di mercato. Si rischia ancor di più per la criminalizzazione del prodotto» stessa, «che ne abbatte il valore», rimarca il ministro.
Che qui va al dunque: «Oggi parlare male del vino a prescindere- puntualizza- è folle per l’Europa e noi abbiamo ricordato che bisogna ragionare invece in maniera più precisa del quantitativo, di qualsiasi sostanza si assume. All’interno di una sana alimentazione- rivendica il ministro Fratelli d’Italia – io continuo a sostenere che, con una dieta equilibrata e in modica quantità, il vino non fa male. E, per alcune patologie, può anche far bene. Una di queste, non lo dico io ma la storia, è l’allegria che produce e la convivialità, che fa bene alla testa». E, ci tiene Lollobrigida, «non lo faccio io e basta: lo fanno anche tanti ambienti di carattere scientifico, che l’hanno dichiarato con consapevolezza».