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Che Tempo Che fa
Luciana Littizzetto in ospedale per una pancreatite acuta: «Mi mancava…»
Cos'è e come si riconosce l'infiammazione, che non va mai sottovalutata: può risolversi da sola, ma può avere anche conseguenze molto gravi
Luciana Littizzetto è stata ricoverata in ospedale per una pancreatite acuta. Le condizioni dell’attrice comica, presenza fissa a Che tempo che fa, sono state rese note durante la puntata di ieri sera, condotta da Fabio Fazio. È stata lei stessa a raccontarlo con un messaggio in collegamento telefonico, scherzandoci su. «Non sono caduta questa volta, ma mi mancava una permanenza in ospedale», ha detto, entrando poi più nel dettaglio.
Luciana Littizzetto ricoverata per una pancreatite acuta
«Niente, martedì mi sono sentita male, sono corsa al pronto soccorso pensando di avere l’influenza: è una pancreatite acuta. Pensavo che il dolore sarebbe passato, invece no… E io ho una soglia del dolore molto alta. La pancreatite è associata all’abuso di alcol? Io mangio come un monaco del monte Athos… Quando c’è qualcosa che non va e si avverte qualcosa di anomalo, meglio farsi controllare», ha proseguito. «È una cosa seria ma stai molto meglio, lo diciamo per non allarmare nessuno», è intervenuto Fazio.
«I valori stanno scendendo. Sono qua, sono viva e voglio ringraziare i medici, quelli che lavorano tutto il giorno nel reparto, coloro che lavorano di notte. Abbiamo una ricchezza, la sanità pubblica, non buttiamola via. Proteggiamola», ha detto ancora Littizzetto. «Ci manchi molto, guarda cosa arrivo a dirti…», ha concluso Fazio, auspicando la presenza della partner in studio la prossima settimana.
Cos’è la pancreatite e come si manifesta
La pancreatite, quando acuta, si manifesta improvvisamente con forti dolori addominali, continui o intermittenti, irradiati posteriormente a metà della schiena, nausea, vomito e febbre. Può risolversi in pochi giorni, ma anche essere fatale. Ecco perché, se si sospetta questa condizione, è bene recarsi subito al pronto soccorso. La patologia – spiegano gli esperti del Policlinico Gemelli di Roma – può avere una gravità variabile. Possono esserci casi di pancreatite molto lieve, la pancreatite edematosa, e casi più gravi come la pancreatite necrotizzante o necrotico emorragica, che possono comportare quadri clinici molto severi. Le sue complicanze, come l’infezione pancreatica secondaria, possono portare anche a uno shock settico che, se non risponde alle terapie mediche e chirurgiche, può condurre anche al decesso.
Sebbene sia di possibile riscontro anche nel bambino o nel giovane, è considerata una patologia dell’età adulta, sopra i 40 anni, con predominanza nel sesso femminile. Tra le cause principali figurano i calcoli nella colecisti, calcoli delle vie biliari, abuso di alcol, che è la causa più frequente nel maschio adulto, uso di estrogeni, alti livelli di trigliceridi nel sangue, abitudine al fumo, tumore del pancreas, malattie virali, come parotite e citomegalovirus, fibrosi cistica e alcuni farmaci.