CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Meloni riceve Herzog a Palazzo Chigi

Medio Oriente

Meloni a Herzog: «Importante che la tregua con Gaza regga, si guardi a una pace duratura»

Il presidente israeliano parla del ruolo dell'Italia nella stabilizzazione della regione e ringrazia Roma: «Sappiamo chi sono i nostri amici e li ascoltiamo»

Politica - di Eleonora Guerra - 19 Febbraio 2025 alle 20:15

«Ringrazio lei e tutti gli italiani per la vostra amicizia e solidarietà. In questi tempi duri dobbiamo restare uniti contro il terrore e tutti i tentativi di destabilizzare la nostra regione». Con queste parole, affidate a X, il presidente israeliano, Isaac Herzog, ha voluto ringraziare il premier Giorgia Meloni, dopo l’incontro che si è svolto a Palazzo Chigi. Herzog è stato ricevuto anche al Quirinale, dove nel colloquio con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato di ritenere che «l’incontro sia un’occasione d’oro per coinvolgere l’Italia in molti processi che sono rilevanti per il Medio Oriente e, ovviamente, per l’Europa e il mondo in generale».

L’incontro tra Meloni e Herzog

È la quarta volta che Meloni incontra Herzog da quando ha assunto l’incarico. La visita, si legge in una nota della presidenza del Consiglio, si è svolta «nell’ambito dei recenti incontri avuti (dal premier, ndr) con i principali leader del Medio Oriente e del Golfo». Meloni, nel corso del colloquio durato circa un’ora, ha ribadito «l’importanza della tenuta dell’accordo sul cessate il fuoco a Gaza che ha consentito il rilascio di parte degli ostaggi e di incrementare sensibilmente l’assistenza umanitaria nella Striscia, dove l’Italia è in prima linea anche attraverso l’iniziativa “Food for Gaza”». Nonché l’impegno italiano «per la stabilizzazione e la ricostruzione di Gaza e la necessità di un orizzonte politico verso una pace giusta e duratura nella regione».

Il premier ribadisce l’importanza del cessate il fuoco a Gaza e la necessità di una pace giusta e duratura

Analogo auspicio, si legge ancora nella nota di Palazzo Chigi, «è stato espresso con riferimento al cessate il fuoco raggiunto in Libano, dove l’Italia ha un ruolo insostituibile anche attraverso il contingente in Unifil». L’incontro tra Meloni e Herzog, infine, «ha fatto emergere la comune volontà di approfondire il partenariato bilaterale in tutti i settori a partire da quello energetico, scientifico e tecnologico».

Il ringraziamento del presidente israeliano all’Italia

«La voce dell’Italia risuona molto forte nella mente pubblica israeliana e ciò deriva dal legame e dalla relazione unici e forti tra le nostre nazioni e i nostri governi, e questo fa una grande differenza, perché sappiamo chi sono i nostri amici e li ascoltiamo», ha detto ancora Herzog, che dopo aver incontrato Meloni ha fatto visita alla comunità ebraica nel Tempio Maggiore di Roma, dove ha espresso il proprio apprezzamento per «l’adozione del programma per la lotta contro l’antisemitismo». Il tema è stato affrontato anche nel Cdm di oggi, che ha ricevuto un’informativa sull’aggiornamento della Strategia nazionale per la lotta contro l’antisemitismo e predisposto da un Gruppo tecnico di lavoro, presieduto dal Coordinatore nazionale per la lotta all’antisemitismo, generale Pasquale Angelosanto, che include i rappresentanti dell’associazionismo ebraico (Ucei, Ugei, Cdec, Ihra); della Presidenza del Consiglio e dei Ministeri coinvolti e del mondo accademico.

Il «filo di luce che collega Gerusalemme, la città eterna, a Roma, la Città Eterna»

Herzog ha celebrato il «filo di luce che collega Gerusalemme, la città eterna, a Roma, la Città Eterna» e ha rivolto al Papa gli auguri di «una pronta e completa guarigione», ricordando «in questo luogo sacro, le sue importanti parole di condanna dell’antisemitismo». Il presidente israeliano avrebbe dovuto incontrare Francesco domani, ma l’incontro è stato annullato e la partenza anticipata a stasera. «I prossimi giorni saranno particolarmente strazianti per il nostro popolo. Saranno giorni di dolore, tristezza e sofferenza per il ritorno dei corpi degli ostaggi domani, ma anche di sollievo e perfino speranza per il ritorno, durante lo Shabbat, dei nostri fratelli rapiti che sono ancora vivi», ha detto ancora Herzog, rivolgendo un atto d’accusa al «dispotico regime iraniano» e parlando di un «male assoluto e crudele», motivato «da una ideologia omicida jihadista».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Eleonora Guerra - 19 Febbraio 2025