
Sanremo 2025
Olly ha vinto, ma per gli italiani il vero trionfatore del Festival è Simone Cristicchi (video)
Tutti cantano Sanremo, tutti vincono Sanremo. Ufficialmente il Festival lo ha vinto Olly con “Balorda nostalgia” ma ci sono anche altri vincitori. Alla vigilia era un outisider per via del suo brano (un piacevole pop in grado di piacere non solo ai giovanissimi), che sarebbe sicuramente salito sul podio e che doveva recuperare un po’ di voti dalla Sala Stampa. Così è stato, infatti la sua è una vittoria sancita dal televoto dove ha preso il 31% perché il verdetto finale è stato: Olly 23,8% davanti a Lucio Corsi col 23,4. Terzo Brunori Sas col 20, 3 davanti a Fedez col 17,7 e infine Cristicchi col 14,8.
Ha vinto chiaramente anche Carlo Conti che ha dominato con la sfida degli ascolti, relegando Amadeus nel passato della Rai a scontare per la seconda volta nella sua vita il peccato di presunzione (nel 2006 andò a Mediaset per tornare poi in Rai con la coda fra le gambe nel 2009; nel 2024 è andato a Discovery e già si vocifera di un suo possibile ritorno in Rai) pensando di essere insostituibile, dimenticando che il successo di un programma non lo fanno i conduttori ma il programma stesso, così “Affari tuoi” va bene con Stefano DI Martino e Sanremo è andato benissimo con Carlo Conti perché ha ampliato l’offerta anche musicale (Amadeus aveva bocciato la canzone di Cristicchi perché evidentemente non funzionale al suo progetto musicale).
Hanno vinto Lucio Corsi (pur arrivando sempre secondo sia con le cover che con la gara) e Brunori Sas (in realtà ha vinto il Premio della Critica della Sala Stampa) perché hanno riportato la canzone d’autore a Sanremo, facendosi conoscere dal grande pubblico, ottenendo anche un apprezzamento generale. A Corsi anche il merito di aver riportato Topo Gigio nella tv dei grandi… facendo tornare bambini generazioni di italiani.
Per gli italiani ha vinto Simone Cristicchi
Ha vinto Simone Cristicchi con “Quando sarai piccola” che ha fatto emozionare non solo il pubblico dell’Ariston (per la cronaca ha ricevuto il Premio della Critica della Sala Stampa Radio e Tv). Una canzone che affronta il tema dei figli che si prendono cura dei genitori anziani malati e non autosufficienti. Un tema scomodo, non facile e poco sanremese ma affrontato con la sua grande sensibilità, la sua capacità di scrittura e di interpretazione, soprattutto perché vissuto in prima persona.
Pazienza se la canzone non è piaciuta a Selvaggia Lucarelli che vi ha visto una romanticizzazione della malattia perché mancava un attacco alle strutture sanitarie e al fatto che spesso le famiglie sono lasciate da sole (ma quella potrà essere un’altra canzone). Un successo, a nostro avviso, anche aver avuto l’attacco di “Repubblica” in prima pagina per aver partecipato ad un incontro in cattedrale e aver criticato l’utero in affitto. Per la cronaca a “Repubblica” si sono dimenticati che a proposito di temi scomodi, Cristicchi oltre a “Magazzino 18” sul dramma delle foibe e dell’esodo ha anche scritto un recital con Ariele Vincenti su un’altra pagina di storia dimenticata: il dramma delle donne violentate nel 1944 dalle truppe coloniali francesi in Ciociaria e nel Pontino. Il titolo è inequivocabile: “Marocchinate. Aspettavamo ji salvatori… so’ arrivati ji diavoli”.
Ha vinto Fedez, riuscito a recuperare un po’ di credibilità persa tra il divorzio dalla Ferragni, la lite con Tony Effe e le rivelazioni su Angelica Montini. Merito soprattutto della cover con Masini che cantava “Bella stronza” (più di qualcuno vi ha visto un riferimento alla ex moglie) e lui che rappava assumendosi le sue responsabilità per la rottura con la Montini, finendo con la frase “Ti ho dato tutte le ragioni per essere una bella stronza”.
I cuoricini di Coma Cose già tormentone
Ha vinto Massimo Ranieri che nella serata delle cover con i Neri per Caso con “Quando” in versione a cappella ha dimostrato ulteriormente di essere un grande interprete, mentre “Tra le mani un cuore” non è una canzone memorabile, nonostante la firma di Tiziano Ferro e Nek.
Ha vinto Marcella Bella. Nella realtà è arrivata ultima ma si è divertita con la sua “Pelle diamante”, unica canzone “femminista” in gara. La sua vittoria è stata soprattutto nella serata delle cover per aver cantato “L’emozione non ha voce” di Adriano Celentano e aver fatto tributare al fratello Gianni, autore della canzone e presente in prima fila, una standing ovation, un doveroso omaggio ad un grande autore (anche cantante) della canzone italiana che la malattia ha reso praticamente senza parole, come il titolo del suo brano scritto per Celentano.
Hanno vinto i Coma Cose. La loro “Cuoricini” sarà il tormentone dei prossimi mesi. Potrebbe sembrare una canzone di San Valentino per via di quei “Cuoricini” che ti entrano subito in testa e non se ne vanno più, mentre invece è un brano sulle coppie di tutte le età alle prese con le distrazioni offerte dai social (“Un divano e due telefoni / È la tomba dell’amore”). Altri tormentoni (e quindi altri vincitori) saranno “Tu con chi fai l’amore” dei The Kolors, “Chiamo io chiami tu” di Gaia e “Amarcord” di Sarah Toscano.
Settembre, il vincitore nelle Nuove Proposte
Ha vinto Giorgia. Eh sì è arrivata sesta alla gara, ma ha vinto il Premio Tim e la serata cover con Annalisa per l’interpretazione di “Skyfall” di Adele in cui ha dato dimostrazione delle sue doti vocali. Per la gara non aveva una canzone che lascia il segno (vedi il caso di Mengoni: “Due vite” sin dal primo ascolto risaltava rispetto agli altri brani in gara) e lo stesso dicasi per Achille Lauro, altro grande favorito penalizzato anche dai gossip sulla Ferragni, poiché se avesse portato “Amore disperato” avrebbe vinto facilmente, ma “Incoscienti giovani” sembra solo una copia poco riuscita che comunque avrà successo. Successo che, almeno come serate in giro per l’Italia avranno anche Elodie, Noemi, Irama, e gli altri 13 cantanti in gara.
Ha vinto Settembre che con la sua “Vertebre” si è aggiudicato il premio delle Nuove Proposte, sperando di poter avviare una carriera musicale di successo.
Ha vinto il Festival dell’emozione e delle difficoltà della vita. Sanremo ha saputo far emozionare il pubblico (non solo quello in sala). Non solo Cristicchi con la sua canzone, ma anche la presenza di Bianca Balti, del baby pianista Alessandro che ha suonato “Champagne”, di Gianni Bella, di Francesco Gabbani che ha cantato “Io sono Francesco” con Tricarico, accompagnati da un gruppo di bambini; di Paolo Kessisoglu (del duo Luca&Paolo) che canta con la figlia Lunitta “Paura di me”, un brano sulle difficoltà degli adolescenti e infine degli attori del Teatro Patologico che hanno recitato e cantato “La vita è musica”. Proprio così, la vita è musica e anche il Festival di Sanremo da 75 anni è la sua colonna sonora.