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Il Pontefice al Gemelli
Papa, quadro clinico complesso: cambia la terapia, si allungano i tempi di degenza, ma resta il buon umore
La Sala Stampa del Vaticano riferisce di una "infezione polimicrobica delle vie respiratorie"
La notte al Gemelli è trascorsa tranquilla: il Papa «ha riposato bene e ha trascorso una notte tranquilla. Ha fatto colazione e come di consueto ha letto alcuni quotidiani», e le terapie proseguono il loro corso con il paziente illustre che si mostra di buon umore. Ma le notizie che arrivano dal fronte ospedaliero invitano alla pazienza e a tempi più lunghi di degenza, in virtù di un quadro clinico più “complesso”, che una nota della Sala stampa vaticana sulle condizioni del Pontefice –che da quattro giorni si trova al Policlinico Gemelli – conferma ed esplicita.
Il Papa al Gemelli: il nuovo bollettino
Riferendo: «I risultati degli accertamenti effettuati nei giorni scorsi e nella giornata odierna hanno dimostrato una infezione polimicrobica delle vie respiratorie che ha determinato una ulteriore modifica della terapia», fa sapere il Vaticano aggiornando sulle condizioni di salute del Santo Padre. E specificando contestualmente che: «Tutti gli accertamenti effettuati sino ad oggi sono indicativi di un quadro clinico complesso che richiederà una degenza ospedaliera adeguata». Pertanto, come facilmente intuibile, il Vaticano annuncia anche che «a seguito del perdurare della degenza ospedaliera del Papa, l’udienza generale di mercoledì è annullata».
«Quadro clinico complesso, cambia la terapia»
Si richiede pazienza, dunque. E tempo, ma almeno nel frattempo le condizioni di salute e, soprattutto, il buon umore del Pontefice nonostante tutto edulcorano la situazione. «L’umore del Papa», da venerdì scorso ricoverato al decimo piano del Gemelli, «è buono», ha confermato il portavoce del Vaticano, Matteo Bruni, dopo la diffusione del bollettino medico che aggiorna sulle condizioni di salute del Santo Padre, parlando di un quadro clinico «complesso».
E si allungano i tempi della degenza del Papa
Dunque, per il momento i medici non si sbilanciano sulla data di uscita del Pontefice dall’ospedale. E pur indicando nel bollettino diffuso dal Vaticano che «tutti gli accertamenti effettuati sino ad oggi sono indicativi di un quadro clinico complesso che richiederà una degenza ospedaliera adeguata», non specificano nulla su una possibile previsione di dimissioni dal nosocomio. Il termine “adeguata”, infatti, fa intendere che saranno i medici a riservarsi la decisione sui tempi dell’uscita del Pontefice dal Policlinico Gemelli. Tempi che certamente si allungano rispetto alle previsioni iniziali. Entro la serata, comunque, ci saranno altri aggiornamenti.
La telefonata del Papa alla parrocchia di Gaza
Nel frattempo, agenzie e tv fanno sapere che il Santo Padre nel fine settimana ha telefonato alla parrocchia di Gaza. «Ci ha chiamati venerdì e sabato, era di buon umore, la voce un po’ affaticata, ma ha voluto sapere come stiamo. Un collaboratore gli ha passato il telefono e ha potuto parlare con noi» dimostrando concretamente la sua vicinanza in questo delicato e doloroso momento del conflitto.
La spiegazione medica del bollettino di Bassetti
Sulla battaglia personale del Pontefice contro l’infezione alle vie respiratorie, invece, ha fornito ulteriori delucidazioni teoriche poco fa il direttore del Reparto di Malattie infettive dell’Ospedale policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti. Il quale, interpellato dall’Adnkronos, sul bollettino diramato dai medici ha spiegato: «In questa situazione o ci sono più batteri diversi, quindi anche con sensibilità ad antibiotici diversi. Oppure c’è una infezione virale e batterica insieme».