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Permessi falsi ai migranti, Pd con le mani nel sacco. Meloni rilancia: “Intervenga l’Antimafia”

Permessi falsi ai migranti, Pd con le mani nel sacco. Meloni rilancia: “Intervenga l’Antimafia”

Cronaca - di Lucio Meo - 4 Febbraio 2025 - AGGIORNATO 5 Febbraio 2025 alle 09:25

“Abbiamo deciso di rafforzare i controlli per impedire che le quote di ingresso regolare finiscano nelle mani di chi sfrutta l’immigrazione per fare affari. E non a caso, ho presentato un esposto all’Antimafia per fare luce sulle troppe anomalie di questo sistema”. Lo scrive sui social Giorgia Meloni dopo l’inchiesta della Dda di Salerno sui falsi permessi di soggiorno per migranti, fenomeno che proprio la premier e Palazzo Chigi avevano denunciato, originando l’inchiesta che  ha messo nei guai anche il Pd campano, sempre lacerato nelle fazioni “deluchiana” e “schleiniana”. E’ il momento dell’affondo, anche nei confronti del Pd.

Migranti, lo scandalo e la denuncia della Meloni

Nell’inchiesta della procura di Salerno che contesta a decine di indagati le accuse di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, corruzione, falso in atto pubblico e autoriciclaggio è stato infatti arrestato e messo ai domiciliari anche Nicola Salvati, tesoriere regionale della Campania del Pd. Il partito, rende noto Antonio Misiani, commissario del Partito democratico in Campania, lo ha sospeso. Ma l’imbarazzo è palpabile e i silenzi di Elly Schlein e del governatore Vincenzo De Luca sono inequivocabili.

La premier rilancia: “L’inchiesta della Dda di Salerno, che ha portato a 36 indagati e svelato oltre 2mila richieste false di permessi di soggiorno, conferma ancora una volta quanto denunciato dal Governo: per anni, la gestione dei flussi migratori è stata terreno fertile per criminali senza scrupoli. Un sistema che speculava sull’immigrazione, sfruttando cittadini stranieri disposti a pagare pur di ottenere un permesso di soggiorno e alimentando un giro d’affari illecito da milioni di euro -prosegue la premier- Non a caso, abbiamo deciso di rafforzare i controlli per impedire che le quote di ingresso regolare finiscano nelle mani di chi sfrutta l’immigrazione per fare affari. E non a caso, ho presentato un esposto all’Antimafia per fare luce sulle troppe anomalie di questo sistema”. “L’immigrazione non può essere lasciata in balìa della criminalità. Continueremo a lavorare per ristabilire regole serie e legalità”, conclude Meloni.

Le accuse di Fratelli d’Italia

Sulla questione, interviene il deputato campano di Fratelli d’Italia Imma Vietri. “Fatto salvo il principio di presunzione di innocenza, è molto grave che un importante esponente del Pd – scelto finanche come tesoriere e quindi ritenuta persona di fiducia dai vertici del partito, che è stato anche vice sindaco di un comune della provincia di Napoli – resti coinvolto in un’inchiesta finita alla ribalta nazionale per la gravità delle accuse mosse dalla Procura Distrettuale di Salerno. Chissà se la segretaria Schlein romperà l’assordante silenzio dietro cui ha deciso di nascondersi da tempo rispetto alle vicende giudiziarie che coinvolgono più esponenti salernitani e campani del suo partito, tra presidenti di Provincia, consiglieri regionali e dirigenti. Prima di attaccare strumentalmente il Presidente Meloni e Fratelli d’Italia, impegnati costantemente nella difesa dei confini e delle vite umane, la segretaria del Pd farebbe bene a guardare in casa sua” conclude Vietri.

 

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di Lucio Meo - 4 Febbraio 2025