CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

plastica

Ambiente, istruzioni per l'uso

Plastica, minaccia o risorsa? Demonizzarla è inutile: serve semmai una gestione responsabile

Plastica, un problema sfaccettato: il punto non è la materia in sé, quanto l’abbandono incontrollato e la cattiva gestione dei rifiuti

Economia - di Mauro Rotelli - 12 Febbraio 2025 alle 17:05

Negli ultimi decenni, la plastica è diventata un simbolo dell’evoluzione tecnologica e del progresso umano. Materiale versatile, resistente e riciclabile, è una risorsa preziosa che ha migliorato la qualità della vita in numerosi settori, dalla conservazione degli alimenti alla medicina. Tuttavia, il suo utilizzo indiscriminato e l’abbandono incontrollato stanno causando gravi danni ambientali. Infatti, il problema non è la plastica in sé, ma la cattiva gestione dei rifiuti.

Plastica, il vero problema? L’abbandono incontrollato

Ogni anno tonnellate di plastica finiscono nei mari, nei fiumi e nei suoli, mettendo a rischio ecosistemi fondamentali per la vita del nostro pianeta. Puntare il dito esclusivamente contro la plastica rischia di distogliere l’attenzione dalla vera causa: il comportamento umano. L’abbandono dei rifiuti o il loro smaltimento scorretto rappresentano il nodo centrale. Una corretta gestione dei rifiuti e l’educazione ambientale sono essenziali per valorizzare la plastica come risorsa nell’ottica di un’economia circolare. L’Italia, in questo campo, rappresenta un’eccellenza. La nostra nazione è leader nel riciclo, con un know-how riconosciuto a livello internazionale, soprattutto nel trattamento dei rifiuti plastici e degli imballaggi. Tuttavia, questi sforzi non bastano se non vengono affiancati da campagne di sensibilizzazione e dalla collaborazione tra cittadini, associazioni e istituzioni.

La normativa europea: verso un futuro più sostenibile

L’Europa è in prima linea nella battaglia contro l’inquinamento da plastica. La direttiva Sup (Single Use Plastic), approvata nel 2019 e recepita in Italia con il Decreto Legislativo 196/21, ha vietato l’uso di diversi prodotti monouso. Un ulteriore passo avanti è rappresentato dal recente regolamento europeo sugli imballaggi. Questo impone nuovi divieti su imballaggi monouso molto diffusi, come le confezioni monoporzioni per salse e condimenti, i kit da toilette negli alberghi, e i film plastici per l’imballaggio delle valigie. L’obiettivo è promuovere soluzioni alternative, come imballaggi compostabili o riutilizzabili, già ampiamente adottati in Italia.

Il ruolo della società civile

Accanto alla normativa, il contributo della società civile è fondamentale. Le associazioni di volontariato svolgono un ruolo importante, organizzando campagne di pulizia in spiagge, parchi e altri spazi pubblici, oltre a sensibilizzare cittadini e amministrazioni. Questi sforzi dimostrano che la sinergia tra volontari, istituzioni e aziende è la chiave per affrontare l’emergenza ambientale. Infatti, se vogliamo vincere la battaglia contro l’inquinamento da plastica, dobbiamo partire dall’educazione. È necessario sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza di una corretta gestione dei rifiuti e sull’urgenza di ridurre l’uso di prodotti monouso. Parallelamente, bisogna promuovere il rispetto delle normative vigenti e incentivare la ricerca di alternative sostenibili.

La plastica non è il nemico, ma una risorsa da valorizzare e gestire responsabilmente. La lotta contro il suo abbandono richiede un impegno collettivo, che coinvolga cittadini, istituzioni e imprese. Solo unendo le forze possiamo preservare il nostro ambiente per le generazioni future, trasformando un problema in un’opportunità per costruire un mondo più sostenibile.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Mauro Rotelli - 12 Febbraio 2025