CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Prodi a Piazza Pulita

Prodi fa il bullo da Formigli, tra piagnisteo e sarcasmo attacca: “Meloni? Che paura le faccio?” (video)

Politica - di Giulia Melodia - 7 Febbraio 2025 - AGGIORNATO 7 Febbraio 2025 alle 13:48

È un Romano Prodi d’annata quello che va in scena ieri su La7 nell’ultima puntata di Piazza Pulita. Il tono è suadente, ma le le affermazioni apocalittiche e le asserzioni veementi tradiscono il solito catastrofismo di sinistra con tanto di allarme per la democrazia. Certo, conduttore e ospite la prendono alla lontana: prima il professore si sofferma sul pericolo americano e sulla “furia” di Trump e Musk con tanto di corollario che lo induce  a incitare una fatidica «ribellione morale» da elevare all’ennesima potenza: universale.

Prodi a “Piazza Pulita” tra catastrofismo e attacchi: «Allarme democrazia in Italia»

«C’è un allarme della democrazia in tutto il mondo, basta pensare agli Usa. In Italia. Non dobbiamo sottovalutare… Perché non è un fenomeno solo italiano, ma internazionale. Quello che ho visto accadere negli ultimi tre mesi è più grave di quanto abbia mai visto negli decenni prima». E ancora: «Gli Stati Uniti si stanno facendo i tutti nemici. Ci sono interferenze contro la legge che non si erano mai visti in precedenza», ha affermato l’ex premier e presidente della Commissione Ue, ospite del salotto di Formigli a La7, con piglio solenne…

I toni si fanno apocalittici: «Serve una ribellione morale»

Poi, dopo una rapida incursione nella retorica allarmistica venata dall’appello interventista – «a questo punto, ha detto ancora Prodi, ci vuole una ribellione morale. Io sento salire lo sdegno per Gaza in tutte le persone per bene. Sono molto rattristato la Ue non abbia espresso uno sdegno comune» – il discorso è tornato a confinarsi all’agenda di governo e alla comunicazione della premier, che tanto sollecita la suscettibilità dell’ex premier. Specie da quando, qualche giorno fa, la presidente del Consiglio ha messo in evidenza che Li Gotti, il denunciante del libico rimpatriato Almasri, fosse ancora in rapporti con Prodi, dopo aver fatto parte di un suo governo come sottosegretario al Ministero della Giustizia.

L’assist di Formigli, il sarcasmo sferzante di Prodi

Nel caso di ieri, allora, l’assist lo offre Formigli che entrando a gamba tesa domanda (e afferma al tempo stesso) a Prodi: «Ma ce l’ha con lei la Meloni…». Il tutto irridendo maliziosamente nel contesto sul riferimento ai legami tra l’avvocato che ha denunciato il governo (Li Gotti ndr) e il Professore. «È amico suo no?» Chiede in tono quasi farsesco il conduttore, tanto per smentire l’asserzione.

Tra piagnisteo e attacco: «Che paura le faccio?»

E a quel punto, in un gioco di sponde e di rimandi strutturato ad arte, tra risatine complici e il solito vittimismo di facciata, la sceneggiata si conclude con Prodi che sentenzia tra attacco e piagnisteo: «Ma io, che paura le faccio?». E giù con il solito refrain sulla deriva democratica e lo sdegno – tutto rigorosamente a carico del governo come al solito – sullo scontro tra politica e magistratura… (clicca qui per vedere l’estratto video dell’intervista di Prodi a Piazza Pulita di ieri sera su La7).

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Giulia Melodia - 7 Febbraio 2025