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Corto circuito a La7
Proprio non ci vogliono stare: la Cuzzocrea rosica per gli elogi di Trump a Meloni e s’avventura in analisi e complotti surreali (video)
La giornalista e il "dramma" degli elogi trumpiani alla premier tradotti in libere interpretazioni: quando la gelosia supera l'analisi politica
Interpretare liberamente in nome di fanta-allarmi e pseudo-traduzioni le parole più che mai nette e chiare che Trump ha indirizzato a Giorgia Meloni, elogiandone capacità politiche e doti diplomatiche. Come pure sventolare la presenza di un Macron “dimesso” che, ospite nello studio ovale della Casa Bianca, assiste in silenzio e dalla seconda fila agli elogi che il presidente americano, ignorandolo, rivolge davanti a lui alla premier italiana, non basta e non può bastare: neppure all’indomita Annalisa Cuzzocrea…
Cuzzocrea e il dramma degli elogi trumpiani a Giorgia Meloni
E invece niente, non si rassegnano e proprio non lo vogliono fare: i dem dal credo indefesso e dalla delegittimazione sempre in tasca, in servizio effettivo e permanente da giornaloni e salotti tv radical chic che, facendo da sponda alla sinistra parlamentare, urlavano al pericolo di un “isolamento internazionale” in caso di vittoria elettorale del centrodestra (vittoria arrivata, e profezia apocalittica smentita e sbugiardata dalla sequela di successi politico-diplomatici e riscontri mediatici arrivati e in continuo rilancio da tutto il mondo), proprio non ce la fanno ad arrendersi a fatti. Dichiarazioni ufficiali. E evidenze.
Il tributo del presidente americano alla Meloni manda in tilt la Cuzzocrea?
E così, non stupisce più di tanto – ma non smette comunque di sconcertare – che ancora ieri, durante la puntata del 24 febbraio di Otto e Mezzo su La7, la giornalista de La Repubblica Annalisa Cuzzocrea si sia avventurata in analisi e commenti commenti sui recenti elogi di Donald Trump nei confronti del Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni. Per intenderci: un tributo asseverato urbi et orbi con Trump che definisce la premier una “donna meravigliosa”, lodando l’Italia e la leadership italiana tutto – ciliegina sulla torta – durante un incontro con Emmanuel Macron ignorato e ridimensionato sotto l’occhio indiscreto delle telecamere del mondo.
La giornalista in tv s’arrampica per impervi sentieri interpretativi…
E allora, giù con la rivisitazione. La delegittimazione e la gelosia politica che offusca la lucidità dell’analisi: per Annalisa Cuzzocrea «Trump ha lodato molto Giorgia Meloni, ma lo ha fatto anche con Viktor Orban», si affretta a rilevare a Otto e Mezzo la firma de La Repubblica ospite di Lilly Gruber su La7. Convinta vieppiù, a stretto giro, della necessità rilanciata a favore di telecamera di «capire se l’obiettivo di Trump sia quello di spaccare l’Unione europea o no». Insinuando oltretutto tra le righe il tarlo del dubbio su eventuali “accordi separati” tutt’altro ce contemplati o adombrati.
E niente, la Cuzzocrea come altri, proprio non se ne fanno una ragione
E, naturalmente, evitando accuratamente di soffermarsi sulla linea euro-atlantica rilanciata dalla premier Meloni internazionalmente riconosciuta come figura chiave nella triangolazione di rapporti sia per gli Stati Uniti che per l’Europa, grazie a una leadership determinata del capo del governo italiano, e alle relazioni diplomatiche internazionali che ha saputo consolidare. Riflessioni che mettono in campo le sfide diplomatiche che l’Italia sta affrontando nel bilanciare le relazioni transatlantiche con la coesione europea, in un contesto geopolitico complesso e in continua evoluzione.
Quando la gelosia supera l’analisi politica
E a cui le parole di stima pronunciate ieri da Trump rimandano apertamente, con buona pace di dissertazioni e interrogativi “surreali”. Evidentemente, quell’endorsement del presidente americano indirizzato a Giorgia Meloni con frasi del calibro: «È una grande leader» e riferimenti netti all’Italia alleato «molto importante» per gli Stati Uniti, soprattutto nel ruolo di ponte tra Europa e Usa, specie sulla questione Ucraina. Come pure quell’inciso significativo sull’Italia che «sta andando molto bene», e che con Giorgia Meloni ha «una leadership molto forte».
«L’Italia ha una grande donna come leader»
Il tutto culminato poi nella dichiarazione conclusiva di Trump che recita, testualmente: «Amo l’Italia: è un Paese molto importante, che ha una grande donna come leader», alla Cuzzocrea restano indigeste e inducono la giornalista a inerpicarsi su scivolosi terreni che alludono a fantomatiche dietrologie e strategie “trabocchetto”. Niente di tutto ciò, è evidente: non resta che rassegnarsi. Ci riusciranno prima o poi i soloni dem in servizio effettivo effettivo e permanente? (Clicca qui per vedere il video dell’intervento di ieri sera di Annalisa Cuzzocrea a Otto e Mezzo su La7).