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Rapina in casa sulla Cassia, muore un bandito: la procura di Roma indaga il vigilante per omicidio

Rapina in casa sulla Cassia, muore un bandito: la procura di Roma indaga il vigilante per omicidio

Cronaca - di Carlo Marini - 7 Febbraio 2025 - AGGIORNATO 7 Febbraio 2025 alle 18:20

È morto il rapinatore centrato da un colpo di pistola alla testa esploso ieri sera da una guardia giurata a Roma. L’uomo, un cittadino romeno di 24 anni, era stato soccorso in gravissime condizioni, non cosciente, e operato nella notte.

Secondo quanto si apprende la procura di Roma ha iscritto il vigilante nel registro degli indagati per omicidio. Il 24enne romeno stava derubando, insieme ad altri tre complici, un’abitazione sulla via Cassia a Roma. A sparare è stata una guardia giurata 60enne, che abitava sul pianerottolo dove è avvenuto il furto.

La vicina chiede aiuto, vigilante interviene e spara ai banditi: uno di loro in “condizioni disperate”

Il bandito, raggiunto alla testa dallo sparo è stato ricoverato in condizioni disperate all’ospedale San Filippo Neri, non ha documenti e nessuno si è presentato al suo capezzale. La ricostruzione dei fatti comincia dalle 19 circa di giovedì sera quando, nell’appartamento al primo piano della palazzina in via Cassia 1001 in zona Tomba di Nerone, dove abita da sola una donna di 63 anni, forzando una finestra, sono entrati 4 malviventi. Uno di loro ha immobilizzato la donna, gli altri hanno cominciato a rovistare nella casa, alla ricerca di oggetti preziosi. Trovata una cassaforte, assicurata al muro, i ladri hanno tentato di smurarla. Il rumore, però, ha allertato il vicinato e, soprattutto, un vigilante residente nel condominio e che stava rincasando dopo il turno di lavoro, armato della sua pistola. Da qui una colluttazione e gli spari che hanno portato alla morte del bandito.  

Erbaggi (FdI): il vigilante è intervenuto per difendere i cittadini

“Cosa fare se un gruppo di banditi entra in una casa, prende in ostaggio delle persone e prova a smurare una cassaforte? Difficile dirlo. Ma davanti all’ennesimo caso di violenza e delinquenza nella nostra città è doveroso che vengano effettuate le opportune valutazioni. Penso sia doveroso che le Istituzioni riflettano sulla situazione complessiva a Roma, in una città che, per quanto concerne il verificarsi di episodi di criminalità, sta facendo dei passi indietro rispetto al passato”. Cosi’ in una nota Stefano Erbaggi, Consigliere del Comune di Roma.

“Non dimentichiamo la donna ostaggio dei 4 delinquenti”

Davanti ad una situazione difficile come quella descritta, “un vigilante è intervenuto, prima per capire cosa stesse accadendo, poi, purtroppo, per difendersi dall’aggressione subita da quegli stessi malviventi. Un atto di responsabilità, perché impugnare un’arma da fuoco non è mai semplice. Le Autorità faranno luce sulle dinamiche di questo triste episodio, che ha visto una donna di circa 60 anni presa in ostaggio da un gruppo di delinquenti. Questi fatti ci mettono davanti alla consapevolezza che bisogna fare di più per tutelare dei cittadini”. 

Forse la guardia giurata ha ferito anche altri complici

Il giovane, secondo quanto ricostruito, stava partecipando ad una rapina insieme ad tre complici, ai danni di una donna. I quattro malviventi, a quel punto si sono sentiti scoperti e si sono dati alla fuga, alcuni si sono calati dalla finestra. Nell’area condominiale, però, si sono scontrati con la guardia giurata e, verosimilmente, è nata una colluttazione durante la quale la guardia giurata ha sparato diversi colpi. Uno ha centrato alla testa il giovane che è morto in ospedale.

Al momento non è chiaro se anche altri rapinatori in fuga siano stati attinti da colpi di pistola. La dinamica è ancora verificare. I carabinieri della compagnia Trionfale, per tutta la notte, hanno raccolto elementi e ascoltato più volte i testimoni per ricostruire i fatti. Gli esiti delle indagini saranno contenuti in una informativa che gli investigatori consegneranno alla procura di Roma. A quel punto il magistrato valuterà la posizione del vigilante che, al momento, non risulta formalmente indagato. I carabinieri, inoltre, stanno tentando di individuare gli altri componenti della banda. L’ipotesi, non del tutto scongiurata, è che altri rapinatori possano essere stati attinti dai colpi di pistola sparati, e che quindi necessitino di cure mediche: questo fa mantenere alta l’attenzione sui pronto soccorso e sulle strutture mediche, non soltanto della zona.

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di Carlo Marini - 7 Febbraio 2025