![Mark Rutte avverte Putin su un eventuale attacco alla Nato Mark Rutte avverte Putin su un eventuale attacco alla Nato](https://www.secoloditalia.it/files/2025/02/mark-rutte-860x358.jpg)
Verso la ministeriale
Rutte avverte Putin: «Se attaccasse la Nato, la reazione sarebbe devastante. E lui lo sa»
Il segretario generale della Nato: «L'Alleanza deve mantenere la sua deterrenza: deve essere letale. L'Ucraina? Quanto più forte è l’Ucraina sul campo di battaglia, tanto più forte sarà al tavolo dei negoziati»
Se «Vladimir Putin attaccasse la Nato, la reazione sarebbe devastante. Perderebbe. E lui lo sa». A dirlo è stato il segretario generale della Nato Mark Rutte, a Bruxelles in conferenza stampa alla vigilia della ministeriale Difesa dell’Alleanza Atlantica, durante la quale ci sarà anche l’esordio del nuovo segretario alla Difesa Usa, Pete Hegseth. Per Rutte, oggi nella Nato «deterrenza e difesa sono molto forti». «La Nato deve essere un’organizzazione letale, altrimenti non possiamo mantenere la deterrenza, e questo è fondamentale», ha proseguito Rutte, mettendo in guardia sul processo di riarmo della Russia e sull’accelerazione impressa all’industria bellica dalla Cina.
Rutte: «Se Putin ci attaccasse, la reazione della Nato sarebbe devastante»
Rispondendo alle domande dei giornalisti, Rutte ha pronosticato che, nonostante non sia stato ancora raggiunto l’obiettivo del 2% del Pil, il prossimo obiettivo di spesa per la difesa dei Paesi Nato sarà «sopra il 3%». «Dobbiamo fare molto di più per avere ciò di cui abbiamo bisogno per la deterrenza e la difesa, affinché l’onere sia ripartito in modo più equo», ha detto ancora.
«Quanto più forte è l’Ucraina sul campo di battaglia, tanto più forte sarà al tavolo dei negoziati»
Sul tema della guerra in Ucraina, il segretario della Nato ha sottolineato che per «quanto più forte è l’Ucraina sul campo di battaglia, tanto più forte sarà al tavolo dei negoziati, tanto maggiori saranno le possibilità di ottenere un buon accordo per una pace duratura». «È ciò che tutti vogliamo per l’Ucraina, per la nostra sicurezza condivisa e per la nostra stabilità globale», ha proseguito, ricordando che per gli aiuti a Kiev «gli alleati non solo hanno rispettato i propri impegni, ma li hanno ampiamente superati» con oltre 50 miliardi di euro. «Questo invia un chiaro segnale del nostro incrollabile impegno nei confronti dell’Ucraina», ha commentato, sottolineando di essere d’accordo con Trump quando dice che «dobbiamo equiparare l’assistenza in materia di sicurezza all’Ucraina» tra Usa e alleati europei.
La necessità di andare oltre gli accordi di Minsk per garantire una soluzione «durevole»
Rutte poi ha avvertito sulla necessità che dai futuri «colloqui» volti a porre fine alla guerra tra Ucraina e Russia esca una soluzione «durevole», non un remake degli accordi di Minsk del 2014. «Abbiamo molti alti funzionari americani in visita qui alla Nato, ma anche, ovviamente, a Monaco per la conferenza sulla sicurezza e c’è una convergenza di opinioni secondo cui – ha spiegato – dobbiamo assicurarci che l’Ucraina si trovi nella migliore posizione possibile per avviare i colloqui. Dunque, qualunque cosa venga fuori da quei colloqui, quando si terranno, dobbiamo essere sicuri, collettivamente, che ciò che ne viene fuori sia durevole. Quindi, nessuna ripetizione di ciò che abbiamo avuto con gli accordi di Minsk nel 2014». Il Protocollo di Minsk, firmato il 5 settembre 2014 nella Capitale della Bielorussia da Ucraina e Russia, sotto l’egida dell’Osce, constava di dodici punti e mirava a porre fine al conflitto nel Donbass.