
Vergogna Campo largo
Sardegna, il centrodestra contro il ricorso alla Consulta per la Todde: “Si torni alle urne”
La coalizione di centrodestra alla regione Sardegna ha contestato la scelta della maggioranza di centrosinistra, che ha richiesto l’intervento della Corte costituzionale sulla decadenza del presidente regionale Alessandra Todde. I consiglieri dell’opposizione sono usciti fuori dall’aula per non votare la proposta del “Campo largo”, per poi spiegare le motivazioni in una conferenza stampa. “Non abbiamo partecipato perché non possiamo avere niente a che spartire con questa decisione da parte della maggioranza – ha spiegato il consigliere regionale Paolo Truzzu di Fratelli d’Italia – che riteniamo grave nel metodo e nel merito”. Inoltre, la decadenza della Todde potrebbe portare allo scioglimento del consiglio regionale e infatti secondo l’esponente di FdI, la scelta della maggioranza “è solo un tentativo di evitare il ricorso alle urne che, lo ribadiamo, a noi non spaventa, quindi siamo prontissimi ad andare a elezioni, anzi ci auguriamo a questo punto che avvengano quanto prima”.
Todde, la mozione e l’opposizione di centrodestra: “La sinistra difende l’indifendibile”
Il consigliere regionale Pietro Maieli di Forza Italia ha sostenuto che quella della maggioranza fosse una “mozione magica per salvare e difendere l’indifendibile: non si può andare avanti sperando nel miracolo”. Umberto Ticca, per i Riformatori, ha aggiunto che nella mozione “ci sono dei passaggi che riteniamo inaccettabili, come quando si parla di ripristinare la legalità: perché ci sembra il tentativo della presidente di sottrarsi ad un giudizio”. Secondo Antonello Peru di Sardegna al centro 2020 “la presidente deve affrontare le Aule ordinarie come tutti i cittadini e non dribblarle attraverso la Corte costituzionale”.
Una mozione inaccettabile
Alice Aroni, consigliera regionale dell’Udc ha sottolineato che la mozione proposta dalla sinistra è “irricevibile”, aggiungendo che “chiaramente non c’è nessun conflitto di attribuzione e questo ricorso verrà rigettato, come altre sentenze su casi analoghi hanno già definito”. L’esponente centrista ha poi parlato del passaggio più contestato della mozione, in merito al ripristino della legalità violata, sottolineando come “non si può affermare che il collegio di garanzia abbia perseguito un interesse che sia diverso da quello pubblico”.