Schlein da che parte sta? Il silenzio su Conte “l’americano” manda in tilt il Nazareno

Dove vuole andare Elly Schlein, cosa vuole, cosa pensa? Come si colloca di fronte alla questione Usa-Ucraina? Si è capito qualcosa? A lume di naso, no. Nel momento di massima deflagrazione del campo largo sul conflitto Russia-Ucraina, su cosa debba fare Unione Europea, la segretaria del Pd è afona. Non si comprendono bene le sue laconiche parole sul tema. Di fonte allo tsunami Conte che in versione Giuseppi, col cappellino di Trump,  seppellisce l’unità del centrosinistra, la segretaria dem non ha dato cenni di vita. Conte dà ragione su tutto al presidente Usa contraddicendo l’alleata: “Trump dice una verità che noi del Movimento 5 stelle stiamo dicendo da tre anni assieme a tutti gli esperti militari: battere militarmente la Russia era irrealistico”. Un ciclone si abbatte sul Nazareno, ma la Schlein “è nuda”: la cronica assenza di politica estera della segretaria dem sulle grandi sfide internazionali si rivela a tutto tondo.

Schlein, poche, confuse idee

Schlein enuncia poche idee, ma confuse e contraddittorie. Unendo i “puntini” delle sue esternazioni ricaviamo poche certezze: per lei Trump è il nemico numero uno, il “male”. E se ne serve per colpire la premier Meloni nella sua funzione di “ponte” tra Europa e Usa: Trump- sottolinea la segretaria dem- non si è mai nascosto.”Il suo disegno di indebolire l’Europa, lo ha sempre dichiarato. Per questo trovo assurdo che (Meloni ndr)  si possa rinchiudersi nelle relazioni bilaterali, anziché lavorare a una maggiore integrazione europea per evitare di finire ai margini”. Attacca Meloni e tace su Conte. Trump è il “mostro” anche quando cerca di far cessare il conflitto? Per la “pacifista” Elly pare di sì: Trump e Vance sono i nemici, punto.

Conte “trumpiano”, Schlein tace

E’ contraria, inoltre, all’invio di armi in Ucraina, lo ha detto spesso: “Ho visto le dichiarazioni di Macron… Non dimentichiamo che qualche settimana fa addirittura è arrivato a dire che bisognerebbe inviare truppe in Ucraina. Noi non siamo d’accordo, siamo per evitare escalation con un ingresso diretto dell’Ue in guerra con la Russia”. Queste le sue parole a Tagadà su La 7 un po’ di tempo fa. Truppe no, armi no, Trump no. Cosa vuole Elly? Per ora la segretaria dem sceglie ancora una volta la sua specialità: il silenzio. Muta mercoledì, quando l’eurodeputato M5S Gaetano Pedullà ha dato della fascista a Pina Picierno. Muta anche ieri sulle dichiarazioni pro-Trump di Conte. Oggi si ritrova con l’ammutinamento di Carlo Calenda.

L’ultimatum di Calenda: “Fingiti viva”

Azione non sarà più della partita e manda in frantumi i sogni dell’opposizione unita. Azione – scandisce Calenda in un’intervista al Corriere della Sera- non farà più alleanze – nemmeno a livello locale – con il Movimento 5stelle. E, in aggiunta, non cercherà mai più di lavorare insieme alle forze di opposizione. E dà un ultimatum alla segretaria dem:  di schierarsi: con Conte e contro Conte? Chissà… “Fingiti viva”, aveva sibilato ieri l’altro. Intanto il Pd ribolle. Non è andata giù che Elly non abbia trovato il tempo di dire una parola per difendere Picierno all’accusa del M5S europeo di essere “un’infiltrata fascista nel Pd“. «Trump sposa la disinformazione di Putin, e Conte si affanna a difenderlo. Penoso», dice Irene Tinagl . «Nella direzione Pd (convocata per giovedì prossimo, ndr) bisognerà arrivare a un chiarimento serio sulla linea Pd. O vogliamo finire a rimorchio di Conte che fa il cheerleader di Trump?», si chiede un dirigente citato dal Giornale.

Attenta al ridicolo

Dal silenzio all’ilarità il passo è breve: quando Schlein attacca la premier e la incita a specificare da che parte sta, tra Europa e Usa,  dovrebbe arrossire, guardarsi allo specchio e porgersi lei il quesito. Se non vuole rasentare il ridicolo. Oppure c’è sempre il lodo Franceschini. Viaggiare da soli è bello….