![Bocchino Giannini Bocchino Giannini](https://www.secoloditalia.it/files/2025/02/Bocchino-Giannini-1-860x358.jpg)
Scintille dalla Gruber
Scontro tv Bocchino-Giannini: aspettando Sanremo su La7 il ritornello intona la solita lagna dem (video)
L'argomento del giorno è il Festival ma su La7 si parla di Almasri. Scacco matto di Bocchino a Giannini
Lilli Gruber insiste a rimestare nel calderone del caso della Cpi per tornare ad animare polemiche già coperte da coltri di parole, spiegazioni e argomentazioni dietrologiche che non hanno più nulla da aggiungere. Eppure, ancora una volta ieri sera, quando manca ormai poco all’apertura dei saloni dell’Ariston, con la curiosità dei telespettatori e l’attenzione dei media alacremente concentrare sull’inizio del Festival post era Amadeus, la padrona di casa del salottiero talk de La7 torna sui temi della politica politicante per tornare a bomba sul caso Almasri, sempre d’attualità – per carità – ma decisamente non proprio in cima all’agenda dei desiderata del pubblico casalingo ieri sera intorno alle “8 e mezzo”… (Clicca qui per vedere il video dell’estratto da “Otto e mezzo” dal sito de La7)
Aspro botta e risposta tra Bocchino e Giannini su La7
Ma tant’è: la scaletta della Gruber, si sa, va dietro a input diversi dalla vulgata generalista e così la domanda della giornalista al direttore editoriale del Secolo d’Italia, Italo Bocchino – formulata ad hoc per la pronta ribattuta dell’altro ospite in studio: Massimo Giannini, editorialista di Repubblica – vira dall’argomento di giornata e torna a boomerang sul tema del consenso di Giorgia Meloni. Il caso Almasri. E le mozioni di sfiducia per i ministri Nordio e Santanchè. E come da copione, recita: «All’inizio la Corte penale internazionale è stata dileggiata e attaccata frontalmente da Nordio e dal governo. E oggi, invece, il ministro ha fatto sapere che auspica il dialogo. Cos’è cambiato?».
Tutti aspettano Sanremo, ma a “8 e mezzo” si ritorna a bomba sul caso Almasri
La risposta di Bocchino è netta e inequivocabile: «Nordio ha avuto ragione in merito alle critiche oggettive sul mandato di arresto nei confronti del generale libico, al punto che la Corte ha cambiato il mandato d’arresto. E ha dovuto modificarlo perché completamente sbagliato. Il diritto vale per tutti, compreso Almasri. Ha sbagliato l’arresto, non poteva farlo attraverso l’Interpol, ma doveva chiedere prima al ministro Nordio, e lui doveva approfondire. Studiare. Capire». Ma a Giannini, sulla stessa lunghezza d’onda della conduttrice, non basta. E sbotta visibilmente concitato: «No, quello è il punto, no». Che tra le righe si legge: la tesi di opposizione e detrattori del governo in genere non piuò essere smontata con tanta e tale disinvoltura sulla base dell’ovvio e del platealmente logico.
Botta e risposta Bocchino-Giannini
Se poi, a rinvigorire la teoria, Bocchino prosegue aggiungendo anche: «Piantedosi ha fatto il suo dovere, ha preso uno pericoloso e lo ha espulso. Ogni mozione di sfiducia individuale è un errore politico, perché l’opposizione non ha capito che strumento è. Lo usa la maggioranza quando vuole liberarsi di un ministro, perché la costituzione non prevede che il premier lo cacci. Ogni volta che loro fanno una mozione rafforzano la Santanchè ieri e Nordio domani», lì Giannini non tiene più botta. E esplode all’apice dell’animosità: «Bene, teneteveli tutti, so tutti bravi».
Scacco matto all’editorialista di “Repubblica”: la controreplica arranca
Bocchino replica anche a questo, e decisamente più sul punto: «Sai perché se li tiene tutti la Meloni? Perché nei sondaggi è sempre in crescita, significa che gli italiani – che sono i sovrani – le danno ragione. Anche se Giannini è contrario, lei sta con gli italiani. E non con Giannini». Scacco matto (e avversario fuori di sé) che, dopo un anacolutico richiamo al grillismo d’antan che – sentenzia l’editorialista di Repubblica, «ragionava esattamente nei termini di una politica e di una democrazia come referendum quotidiani fatti attraverso i sondaggi» – conclude spossato: «E allora, siccome il sondaggio dice che va bene, continuate così». E torna alla memoria improvvisamente un’altra citazione “colta” riperticata solo qualche giorno fa da Bonelli e indirizzata alla sinistra d’opposizione: Continuiamo così… facciamoci del male…».