CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Sinner, da Kyrgios ancora veleno

La crociata dei veleni

Sinner, ingiustizia è fatta: Kyrgios gongola e sputa veleno, Panatta insorge: Jannik non c’entrava niente

Al tennista australiano l'accordo con la Wada non basta, anzi: gli scatena altro veleno da dispensare sui social

Sport - di Bianca Conte - 15 Febbraio 2025 alle 14:52

Eccolo qua, ci mancava (anche no a dire il vero), e puntuale un attimo dopo la notizia il rosicone per eccellenza, anti-Sinner per antomasia, l’odiatore social del numero uno del mondo del tennis, torna a sproloquiare sui social. Quale occasione più ghiotta, del resto, della notizia della squalifica per doping di Jannik? Così, mani sulla tastiera e umore nel frullatore, arriva il tweet di Nick Kyrgios. Il tennista australiano, che da tempo ormai ha intrapreso la sua personale crociata contro l’azzurro, ha “esultato” a modo suo, sebbene l’inibizione di Jannik dai campi sia frutto di un accordo con la Wada e non di una vera e propria sentenza.

Sinner, da Kyrgios ancora veleno

Kyrgios ha pubblicato un tweet con le sole parole “Dodgy as”, omettendo una parolaccia finale, ma dal senso, ironico, piuttosto chiaro: «Piuttosto sospetto». Il tutto è stato accompagnato da un’emoticon che piange e da un’altra faccina che sorride. L’australiano ha poi esplicitato ulteriormente il proprio pensiero (con tutto il risentimento che aveva in corpo): «Quindi la Wada esce allo scoperto e dice che chiederà una squalifica di 1-2 anni. Ovviamente la squadra dei Sinners ha fatto tutto il possibile per andare avanti e accettare una squalifica di 3 mesi, senza perdere titoli, senza perdere premi in denaro. Colpevole o no? Triste giorno per il tennis. L’equità nel tennis non esiste».

Ingiustizia è fatta, ma all’australiano non basta ancora

Potrebbe decisamente bastare, ma Kyrgios non si placa… E così annuncia nuove (sgradite) incursioni sul tema e azioni concrete per discutere della vicenda: «Conosco molti giocatori che in questo momento la pensano allo stesso modo, quindi vorrei organizzare degli spazi live la prossima settimana per poterne parlare. Restate sintonizzati per sapere quando sarà il momento esatto». Sottinteso: non sia mai che qualcuno dovesse perdersi l’occasione di sputare altro veleno sulla scia dei suoi interventi al vetriolo.

Sinner, quando si arrenderà Kyrgios?

Può bastare a questo punto? Certo che no… E allora giù con altre sparate social, stavolta affidate a una storia su Instagram in cui l’indomito odiatore di Sinner verga nero su bianco in digitale: «Alla nuova generazione di tennisti: dopo quello che è successo oggi, potete doparvi, basta farlo “senza saperlo”… Fate un test positivo, affrontate tutte le indagini, accettate una comoda sospensione di tre mesi, senza perdere né soldi né titoli, e poi continuate la vostra carriera». Ma quanto brucia a Kyrgios la fine dei tormenti di Sinner, martoriato per un anno sul caso Clostebol? E nonostante una sentenza e una miriade di conferme attestino la sua condotta specchiata e la sua irreprensibile condotta: quella di un ragazzo corretto sul campo da tennis come nella vita di tutti i giorni.

Kyrgios contro Sinner: la crociata dei veleni non conosce tregua

Tanto, a giudicare dall’insistenza e dalla vemenza di ritorno sul tema. Talmente tanto che, prima di mollare la presa (e grazie al cielo anche mouse e tastiere) il tennista dall’atleticità circense e dalla lingua tagliente, chiosa: «Per me è una giornata triste. Ho giocato a questo sport fin da quando avevo 7 anni, affrontando infortuni su infortuni e dando tutto a questo sport. Spero che i giovani che praticano il tennis lo facciano nel modo giusto», ha concluso Kyrgios. E sì che proprio lui, in materia di modi e misura, potrebbe essere l’ultimo esempio da prendere in considerazione…

Panatta ristabilisce l’ordine delle cose

E allora, serve un intervento di Adriano Panatta per ristabilire quanto meno l’ordine delle cose e un minimo di contraltare alle accuse e ai veleni dispensati da Kyrgios contro Sinner. «L’accordo con la Wada? – commenta il nostro tennista di lungo corso – è la scelta più pratica: evita a a Jannik di saltare la stagione intera. Perderà qualche torneo, ma i più importanti, Roma, Roland Garros e Wimbledon potrà giocarli. La trovo sempre un’ingiustizia, ma almeno si toglie di mezzo questo pensiero che da troppo tempo aveva nella testa».

«Su Jannik un ingiustizia, almeno si toglie il pensiero dalla testa»

Insomma, Panatta asfalta il tennista australiano senza nemmeno replicargli direttamente, ma parlando dai microfoni di Rainews 24 dove, parlando dell’accordo tra il numero uno del mondo e la Wada sul caso Clostebol, con una squalifica di tre mesi per l’azzurro, aggiunge e conclude: «Si allenerà, tre mesi non sono un dramma. La Wada ha voluto imporsi per dire noi esistiamo, per cui il principio della responsabilità oggettiva è stato ribadito. Ma ho sempre detto che Sinner non c’entrava niente», ha concluso Panatta. Con buona pace di Kyrgios e dei suoi commilitoni social…

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Bianca Conte - 15 Febbraio 2025