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Il campo sfatto
Taranto-lati di sinistra: crolla la giunta di sinistra. Il sindaco Melucci accusa i “fantasmi” romani e baresi
Con la raccolta di 17 firme di consiglieri comunali, poi diventate 19, all’ufficio protocollo davanti al segretario generale del Comune, è caduta oggi l’amministrazione comunale di Taranto guidata dal sindaco Rinaldo Melucci in carica dal 2022, quando il primo cittadino, a capo di una giunta di centrosinistra, era stato eletto, dopo il primo mandato, a capo di una giunta e di una maggioranza di centrosinistra.
Taranto, crisi e caduta del sindaco Melucci
Nel frattempo però ha perso l’appoggio del Partito democratico e di altri gruppi di sinistra, riuscendo a proseguire con difficoltà dopo diversi rimpasti di giunta, consiglieri che sono passati da uno schieramento all’altro e, perfino, il cambio del presidente del Consiglio comunale. Si torna al voto a giugno. Hanno firmato le proprie dimissioni sia i consiglieri del centrodestra che quelli del centrosinistra.
Melucci ha trascorsi travagliati nel centrosininistra. Nell’ottobre 2023 lascia il Partito Democratico per aderire a dicembre ad Italia Viva creando subbuglio all’interno della sua coalizione. Tuttavia dopo pochi giorni, dopo aver azzerato la giunta per la terza volta, si auto sospende da Italia Viva dopo la minaccia dei partiti di centro-sinistra di non votare il bilancio di previsione; quindi 4 dei 6 consiglieri che avevano aderito al partito di Matteo Renzi sono tornati nelle civiche in cui erano stati eletti. Nel luglio 2024 ritorna in Italia Viva, allargando nuovamente la maggioranza al partito di Matteo Renzi.
I sospetti “romani” del sindaco tarantino
“Credo sia un problema culturale questa divisione, questa schizofrenia continua, endemica. E’ ciò che poi consente ad altri poteri e ad altre intelligenze a Bari e a Roma di sopraffare sempre gli interessi di questo territorio. Non impariamo mai la lezione”, commenta il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci. “Credo che stiano accadendo cose – ha aggiunto Melucci – che si stavano ripetendo in maniera ricorrente da due-tre anni e che non hanno niente a che fare con la politica. Consiglieri che cambiano all’improvviso senza alcuna motivazione il loro atteggiamento sono indotti da cose altre che non sta a me sindacare, altri verificheranno. Per fortuna in questi anni qualcosa per rimettere in moto la vita di questa città, il sistema economico, le infrastrutture, è accaduta”.