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Tempi duri per gli evasori e per l’opposizione: col governo Meloni recuperati 33,4 miliardi

Lotta all'evasione fiscale

Tempi duri per gli evasori e per l’opposizione: col governo Meloni recuperati 33,4 miliardi

Politica - di Luisa Perri - 18 Febbraio 2025 alle 19:34

Tempi duri per gli evasori fiscali, ma anche per l’opposizione: è la stessa Agenzia delle entrate a certificarlo. Nel 2024 le somme affluite nelle casse dello Stato raggiungono quota 26,3 miliardi di euro, il valore più alto mai registrato, cifra che si somma ai 7,1 miliardi di euro di recuperi non erariali conseguita per conto di Enti. Le risorse totali arrivate alle casse dello Stato ammontano così a 33,4 miliardi, due miliardi in più dell’anno precedente.

Non fa mistero della soddisfazione la premier Giorgia Meloni che, in un video social, cita con orgoglio il bilancio dell’attività dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Un recupero “record”, ottenuto “certamente grazie all’ottimo lavoro dell’Agenzia delle entrate, ma anche a specifiche norme che sono state introdotte da questo governo”, dice soddisfatta la presidente del consiglio, richiamando le misure contro “l’odioso” fenomeno delle attività ‘apri e chiudi’.

Pugno duro contro gli evasori, ma fisco amico degli onesti

“Ci accusano di aiutare gli evasori, di allentare le maglie del fisco, persino di nascondere dei condoni immaginari. Sono tutte bugie”, incalza la presidente del Consiglio, ricordando invece che “la nostra visione è chiara, non c’è spazio per chi vuole fare il furbo, ma chi è onesto e magari si trova in difficoltà merita di essere messo nelle condizioni di pagare ciò che deve, merita di essere aiutato dallo Stato. Lo hanno capito bene le famiglie e le imprese, come dimostra l’andamento dei versamenti spontanei, che sono aumentati di circa 70 miliardi in solo due anni. Con questo stesso approccio – rivendica Meloni – abbiamo approvato la riforma del fisco che l’Italia aspettava da oltre mezzo secolo”.

Con altrettanto orgoglio il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, in un video messaggio evidenzia “l’impegno riformatore del governo per garantire un sistema fiscale certo, trasparente, semplificato”. Risultati “entusiasmanti”, aggiunge il viceministro Maurizio Leo. Ma a sottolineare i meriti dell’azione del governo sul fisco è tutta la maggioranza.

L’attività condotta dalle due agenzie nel 2024, illustrata dal direttore Vincenzo Carbone, ha portato sul fronte della lotta all’evasione ad incassare complessivamente 33,4 miliardi (2 miliardi in più rispetto al 2023), di cui 26,3 (+6,5%, il risultato più alto di sempre) dal recupero dell’evasione fiscale e 7,1 miliardi di recuperi non erariali (come ad esempio multe, Tari o Imu) conseguiti per conto di altri enti. Aumentano anche le somme versate spontaneamente dai cittadini, il cui gettito tocca quota 587 miliardi: “Una maggiore fedeltà fiscale – commenta Carbone – che possiamo definire strutturale”.

“Dicevano che il governo era amico degli evasori, il Pd ora tace?”

“Il Pd che per mesi ha sostenuto che il governo Meloni sarebbe stato al fianco degli evasori ora tace?”, chiede ironicamente il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. “Gli italiani non sono tutti evasori o furbetti, semplicemente non reggevano l’urto della rapacità fiscale di una sinistra distante dalle necessità di imprese, partite Iva e famiglie”.

Mentre il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri parla di “un segnale inequivocabile dell’efficacia delle politiche adottate dal governo di centrodestra, che hanno ridotto l’evasione fiscale e aumentato le entrate. Un governo che ha scelto di combattere gli evasori, anziché perseguitare i cittadini. La sinistra viene quindi sconfitta dalla realtà dei fatti, mentre il centrodestra guarda al risanamento e allo sviluppo della nostra economia. Ora avanti con la riforma fiscale – conclude Gasparri – e la riduzione dell’aliquota Irpef dal 35 al 33% per i redditi fino a 60mila euro. Questo il prossimo obiettivo di Forza Italia che perseguiremo con forza e determinazione”.

La differenza col record dei furbetti del governo Conte

Dall’opposizione, il M5s si trincera dietro slogan al limite dell’offensivo “Meloni penosa piazzista” e definendo i “record nel contrasto all’evasione fiscale” come “dati del tutto inquinati dai proventi delle varie definizioni agevolate e degli adempimenti spontanei dei contribuenti”. Dimenticando che “le definizione agevolate” le ha fatte anche il governo Conte, ottenendo un altro record: quello dei furbetti del reddito di cittadinanza.

 

 

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di Luisa Perri - 18 Febbraio 2025