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Trump dazi

Trump dichiara la guerra dei dazi: dal 2 aprile stangata del 25% sui prodotti Ue

Esteri - di Laura Ferrari - 26 Febbraio 2025 alle 21:05

Nella prima riunione del suo gabinetto alla Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump annuncia che i prodotti europei saranno soggetti a dazi doganali del 25% “a breve”. “Abbiamo preso la decisione e la annunceremo presto, sarà del 25%”, spiega Trump, ovvero il livello al quale anche i prodotti canadesi e messicani dovrebbero essere tassati a partire dal 2 aprile secondo la Cnn.

Il presidente americano ribadisce le sue rimostranze nei confronti dell’Unione europea, sostenendo che “non accettano le nostre auto o i nostri prodotti agricoli” e che “si approfittano di noi in modo diverso” rispetto al Canada o al Messico. Il deficit commerciale statunitense nei confronti dell’Europa, precisa il Tycoon, è di “300 miliardi di dollari”, dati contestati dalla Commissione europea, che lo stima invece a 150 miliardi di euro (157 miliardi di dollari) solo per le merci, ma solo 50 miliardi se si tiene conto del surplus commerciale statunitense nei servizi.

“L’Unione europea è stata concepita per infastidire gli Stati Uniti, questo era l’obiettivo e ci sono riusciti. Ma ora sono io il presidente”, afferma, ritenendo che i paesi europei potrebbero essere tentati da misure di ritorsione, ma che ‘non lo farebbero’. “Possono provarci – dice Trump sui dazi sull’eventualità di contromisure economiche – ma gli effetti non saranno mai gli stessi, perché noi possiamo andarcene. Siamo la cornucopia, ciò che tutti vogliono, e possono tentare di vendicarsi, ma non funzionerà“, ripete. “Basta che non compriamo più nulla, e se succede, abbiamo vinto”, insiste.

Non solo dazi: Trump accelera sulla pace in Ucraina

Sul fronte della guerra in Ucraina, Volodymyr Zelensky volerà a Washington, venerdì 28 febbraio, per la firma dell’accordo sui minerali e le terre rare. A confermarlo è stato Donald Trump in persona, aprendo una riunione di gabinetto alla Casa Bianca. Dall’incontro dipenderà la firma o meno dell’intesa con cui il presidente statunitense non ha nascosto di voler “riprendersi” i soldi spesi in sostegno a Kiev. “Questo accordo economico può essere parte delle future garanzie di sicurezza, ma voglio capire la visione più ampia. Cosa attende il nostro Paese?”, sono stati i dubbi espressi da Zelensky in conferenza stampa.

Il leader ucraino vuole discutere con Trump sulla possibilità che gli Stati Uniti interrompano gli aiuti militari e, nel caso, capire se l’Ucraina sarà in grado di acquistare armi direttamente da Washington. Vuole anche sapere se l’Ucraina potrà utilizzare i beni russi congelati per investimenti in armi e se Washington ha in programma o meno di eliminare le sanzioni contro la Russia. Trump però è deciso a mettere a Kiev alcune limiti, primo tra i quali quello di “scordarsi dell’adesione alla Nato, perché probabilmente è stata la ragione per cui la guerra è iniziata”.

Il 28 febbraio Zelensky vola a Washington

Gli Stati Uniti nel frattempo continuano le trattative anche con Mosca. Domani, giovedì 27 febbraio, è previsto a Istanbul, in Turchia, un incontro tra funzionari russi e americani per discutere della normalizzazione del lavoro delle rispettive ambasciate. “Penso che dai risultati sarà chiaro quanto velocemente ed efficacemente potremo agire”, ha commentato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, facendo intendere che una maggiore collaborazione tra Mosca e Washington sia un preludio ai negoziati per arrivare a una fine della guerra in Ucraina che non scontenti gli interessi russi. Trump è fiducioso di poter convincere le parti in causa ad accordare una pace “per fermare le uccisioni di soldati russi e ucraini”.

Interpellato sulle sue opinioni sul leader russo Vladimir Putin, Trump lo ha definito “un ragazzo molto intelligente, è una persona molto astuta”, aggiungendo che Putin non aveva intenzione di risolvere la guerra finché lui non fosse tornato alla Casa Bianca. “Se non fossi stato eletto avrebbe continuato a combattere in Ucraina”, ha detto. “Nel corso del tempo, molte persone sarebbero state uccise”, ha aggiunto. Alla domanda se Putin dovrà fare concessioni nei negoziati per porre fine alla guerra, Trump ha risposto: “Se lo farà? dovrà farlo”.

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di Laura Ferrari - 26 Febbraio 2025